Il Triduo Pasquale precede la Pasqua, ed è un tempo molto importante dell’Anno Liturgico, nel quale i cristiani sono chiamati a ripercorrere i momenti fondamentali degli ultimi giorni di Gesù Cristo. Scopriamo che cos’è.
Con “triduo” si indica il periodo di 3 giorni precedenti la Domenica di Pasqua.
Il Triduo Pasquale è tra la Quaresima e il Tempo pasquale e cade nella Settimana santa: inizia il giovedì santo con i Vespri e termina con i Vespri della domenica di Pasqua.
In questi tre giorni di celebrazioni è racchiusa l’essenza della fede Cristiana, ossia in Gesù Cristo, morto e risorto per i peccatori.
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Triduo Pasquale: le celebrazioni principali
Il Triduo Pasquale non è solennità perché non è un giorno liturgico ma si dispiega in 4 giorni civili che sono:
- la sera del giovedì Santo
- il venerdì Santo
- il sabato Santo
- la domenica di Pasqua.
Le celebrazioni principali sono:
- Giovedì Santo: la messa vespertina (Cena del Signore), durante la quale si compie il rito della “lavanda dei piedi” in ricordo dell’ultima cena di Gesù
- Venerdì Santo: l’Azione liturgica durante la quale viene ricordata la crocifissione, la morte e la deposizione di Gesù e si adora la Croce. Nel pomeriggio ha luogo la Celebrazione della Passione del Signore e la sera quella della Via Crucis.
- Sabato Santo: la Veglia Pasquale nella notte
- Domenica di Pasqua: la Messa e la celebrazione della Liturgia delle Ore.
Le celebrazioni dei tre giorni sono considerate un’unica grande liturgia:
- la Messa della Cena del Signore non termina infatti con “la Messa è finita” ma in silenzio
- l’azione liturgica del Venerdì Santo non inizia con il segno della croce e termina senza saluto
- la veglia del Sabato inizia in silenzio e finisce con un saluto e benedizione finale.
Alcune particolarità da conoscere del Triduo Pasquale
Il Giovedì mattina i vescovi di ogni diocesi celebrano la Messa crismale, nella quale vengono benedetti gli olii da utilizzare il nuovo anno liturgico:
- il sacro crisma (usato per il Battesimo),
- l’olio dei catecumeni (usato per la confermazione, l’ordinanza sacerdotale ed episcopale) e
- l’olio per gli infermi
a conferma di Cristo sorgente di ogni salvezza.
Nella messa vespertina del Giovedì vengono celebrati:
- l’Amore per il prossimo, con la “lavanda dei piedi” che Gesù offre ai suoi apostoli, facendosi servitore.
- l’istituzione dell’Eucarestia, dove Gesù è l’agnello pasquale che si sacrifica sulla croce per noi
- l’istituzione del sacerdozio, perché Gesù affida agli apostoli il compito di consacrare il pane e il vino come Corpo e Sangue di Cristo.
Il Sabato viene celebrato il giorno della sepoltura di Gesù e della sua discesa agli inferi, dove libera le anime dei giusti morti prima della sua venuta.
Nè il venerdì né il sabato santo viene celebrata l’Eucarestia.
In tutti i giorni del Triduo pasquale non si possono celebrare le Messe dei defunti. Se si devono quindi celebrare funerali, questi saranno senza messa.
Dopo il Gloria del giovedì anche le campane devono stare in silenzio.
Tra i vari precetti, oltre alla partecipazione alla Veglia del Sabato Santo o alla Messa della Domenica di Resurrezione, ai fedeli viene chiesto di praticare astinenza e digiuno il Venerdì Santo.