Nanoparticelle nel make-up: cosa bisogna sapere. Inchiesta in Francia.
I prodotti per il make-up realizzati o autorizzati alla vendita nell’Unione Europea sono di massima sicuri, perché sottoposti a rigidi controlli e regolamentazioni molto severe. Riguardo alla sicurezza in fatto di farmaci, alimenti e cosmetici, le regole della UE sono tra le più severe al mondo. In Europa è vietato il commercio di numerosi prodotti farmaceutici e di cosmesi che invece sono liberamente acquistabili altrove, alle volte anche negli Stati Uniti.
Nonostante questo, ogni tanto saltano fuori delle inchieste che denunciano il contenuto di sostanze vietate o sospette in alcuni prodotti in commercio, dagli alimenti ai farmaci. È questo, ad esempio il caso, di una recente inchiesta condotta in Francia sulle nanoparticelle contenute nei prodotti per il make-up. Ecco cosa bisogna sapere.
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Nanoparticelle nel make up: l’inchiesta
Le nanoparticelle sono delle molecole piccolissime, con un diametro compreso tra 1 e 100 nanometri (un nanometro è pari ad un milionesimo di millimetro). Sono dunque invisibili a occhio nudo e anche ai comuni microscopi. Possono essere individuate solo con il microscopio elettronico.
Nonostante la loro dimensione estremamente ridotta, le nanoparticelle possono essere pericolose per la nostra salute, soprattutto quando si tratta di molecole di metalli pesanti. Particelle minuscole di sostanze inquinanti sono già presenti nell’aria che respiriamo nei cibi che mangiamo, per via della contaminazione della catena alimentare. Con sempre maggiore frequenza ne vengono scoperte di nuove.
Ora un’inchiesta condotta in Francia dalla DGCCRF, la Direzione generale per la repressione frodi, ha scoperto la presenza di nanoparticelle di metalli in prodotti per il make-up. L’ente francese ha analizzato 30 cosmetici commercializzati in Francia e ha scoperto la presenza delle nanoparticelle non autorizzate in 9 prodotti per il trucco che ha fatto ritirare dal mercato. Anche se non sappiamo quali e di quali marche.
L’inchiesta è stata segnalata da Salvagente, che spiega che le nanoparticelle trovate nei 9 prodotti per il make-up sono soprattutto ossido di ferro e biossido di titanio. Tra i cosmetici contenenti nanoparticelle sono stati segnalati anche dei prodotti per la protezione solare che contenevano molecole autorizzate per la capacità filtrante dei raggi UV ma che non erano correttamente indicati nell’etichetta.
Le nanoparticelle e le conseguenze per la salute
Non si conoscono ancora gli effetti delle nanoparticelle sulla salute umana. Possono attraversate le barriere del nostro corpo e penetrare in profondità nell’organismo fino a raggiungere il sangue. Con conseguenze ancora poco note ma che preoccupano gli scienziati.
Diversi studi, infatti, hanno dimostrato la pericolosità delle nanoparticelle. Ad esempio, sempre uno studio francese ha dimostrato che le nanoparticelle di biossido di titanio possono disturbare le funzioni cerebrali.
Sono dunque necessari ulteriori approfondimenti. Sappiamo, invece, che prima di essere utilizzate nei cosmetici, le nanoparticelle devono essere sottoposte a rigidi controlli e severi processi di valutazione da parte delle autorità europee.
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