Il prato inglese è desiderato da molti, ma realizzarlo non è molto facile. Richiede cure specifiche. Scopriamo insieme come fare, passo dopo passo.
Realizzare il prato all’inglese nel proprio spazio aperto diventa una vera sfida. Affinché possa riuscire bene e rigoglioso come i prati verdi del Regno Unito, bisogna seguire degli accorgimenti nella fase di preparazione, ovvero nella fase di semina, e non trascurare la fase di mantenimento.
Prima di tutto bisogna comprendere se il prato all’inglese si sposa con le proprie esigenze, poiché sebbene esso sia un prato molto decorativo è anche tanto delicato e non si presta al calpestio o alle zone secche o troppo in ombra.
Visivamente, questo prato, deve apparire di un colore verde acceso, rigoglioso e compatto, tagliato alla perfezione e tutto uguale.
Viene realizzati con sementi di tipo micro-terme, in grado di germogliare bene in zone umide e non troppo soleggiate.
Non è da escludere che questo prato possa essere realizzato con sementi resistenti e che possano davvero prestarsi a spazi esterni calpestati di frequente.
In assoluto, la fase da curare con più attenzione per avere questo tipo di prato è quella della semina. I semi devono e dovranno essere scelti sulla base della coltivazione del terreno, sopratutto in base al clima.
Infatti, se si vive in zone dove piove poco, ma c’è molto sole, bisogna scegliere delle macroterme resistenti alle alte temperature. Un accorgimento che aiuta e che evita che il prato si ingiallisca e si diradi in estate.
In ogni caso, sarà bene utilizzare un mix di sementi.
Ora scendiamo nel dettaglio e definiamo quando si semina il prato all’inglese.
Bisogna prendere in considerazione una serie di fattori come:
Quest’ultimo fattore è fondamentale se si sceglie di fare il prato inglese fai da te.
La maggior parte delle persone che decide di intraprendere la strada del fai da te, inizierà la semina nella stagione estiva. Prima deve preparare il terreno contro le infestanti e irrigare di frequente.
L’estate non è comunque il periodo migliore per affrontare la semina, infatti potrebbe risultare più facile solo se il terreno è stato trattato con diserbanti preventivamente.
Un altro problema da affrontare è l’evapotraspirazione del terreno: acqua che dal terreno viene rilasciata nell’aria con l’evaporazione.
Il terreno andrebbe così mantenuto umido costantemente con un buon impianto di irrigazione.
La primavera resta il periodo migliore per procedere alla semina del prato inglese. La temperatura resta costante sui 10 gradi centigradi.
Se il mix di semi è composto da macroterme potresti aspettare temperature intorno ai 20 gradi centigradi. Di solito avviene nel mese di maggio.
Tuttavia, anche in autunno è possibile seminare il prato al’inglese, perché si è lontani dalle infestanti. Un problema potrebbero essere le gelate precoci. La semina in inverno è comunque sconsigliata per via delle temperature che potrebbero scendere sotto i 10 gradi.
Prima di procedere alla semina è necessario preparare il terreno. In primis, bisogna diserbare il terreno che consiste nell’eliminare infestanti e gramigna. I diserbanti possono essere sia naturali che chimici.
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Successivamente si procede alla frantumazione delle zolle e alla rovesciatura del terreno.
L’aratura va effettuata 20 centimetri dalla profondità.
Poi pulirai il terreno, rimuovendo sassi e quant’altro, servendoti di un rastrello, poi si aggiunge torba o concime organico.
Successivamente si crea una pendenza, nella parte centrale del prato che dovrebbe essere un po’ sopraelevata. Dopo tutte queste operazioni, si procede con la semina vera e propria.
La semina a passi incrociati è la tecnica migliore è con la seminatrice e poi si potrà interrare il seme, dopo rallestrare o rullare il terreno.
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