Le mandorle hanno delle elevate proprietà antiossidanti e sono un’ottima fonte di magnesio e vitamina D. Scopriamo insieme come possono apportare benefici al nostro corpo.
Le mandorle ricche di polifenoli come i flavonoidi sono un tipo di frutta secca con un elevato contenuto di fibre.
Alcuni studi recenti hanno dimostrato che dopo aver mangiato delle mandorle, analizzando il sangue di alcuni volontari, comparivano ridotti i parametri che indicano i danni dei radicali liberi.
Probabilmente questo è dato dall’elevata dose di antiossidanti presenti nella pelle della frutta secca.
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Questo spiegherebbe anche perché le mandorle diminuiscano il rischio di problemi coronarci. Sopratutto si è visto che riescono a stabilizzare la glicemia.
Alcuni studi canadesi sottolineano che le mandorle frenano l’appetito e contrastano la formazione delle molecole Age che sono i prodotti finali della glicazione. Quindi sono preziose per la riduzione della risposta all’insulina in seguito ai pasti ricchi di carboidrati.
Il merito di questa azione è dato dalle proprietà antiossidanti la cui presenza è già nota, e uno studio canadese e in seguito californiano ne hanno confermato i benefici sulle persone con elevati livelli di colesterolo.
Un ulteriore studio ha dimostrato come un consumo abituale di questo alimento abbassa colesterolo e trigliceridi.
Le mandorle sono fonte di grassi buoni e la maggior parte dei monoinsaturi presenti rende dei benefici all’apparato cardiocircolatorio.
Per questo motivo si consiglia di mangiare 3/5 mandorle alla fine di ogni pasto.
Dopo colazione, pranzo e cena, sono un tocca sana, e possono spezzare la fame durante la giornata.
Diffidate da chi vi dice che la frutta secca è altamente calorica, perché è talmente ricca di principi naturali che influisce su certi metabolismi che dovrebbe essere inclusa nella nostra dieta sin dall’infanzia.
Cominciate quindi a pensare ad un regime dietetico che vi sganci dal conta calorie.
La carenza di ferro è molto diffusa tra le persone. In caso di carenza l’organismo preleva il ferro dai depositi di ferritina e poi lo capta dalla transferrina e poi dagli enzimi contenenti il ferro da ciò si comprende che manca il ferro per la sintesi dell’emoglobina.
L’anemia quindi è preceduta da una carenza di ferro a livello dei tessuti, una delle cause del depauperamento delle scorte di ferro è il ciclo mestruale.
Molte donne accusano carenza di ferro e mestruazioni troppo abbondanti.
Questo si può curare con una dieta che cura attraverso alimenti ricchi di ferro: tipo il rosso d’uovo, la carne, il pesce e gli spinaci, o cereali integrali e frutta secca.
L’assunzione di questi elementi in contemporanea con alimenti ricchi di vitamina C consentono un incremento notevole dell’assorbimento del ferro a livello intestinale.
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