Sembra banale ma non tutti sanno come usare le posate a tavola: non solo i bambini ma anche molti adulti. Vediamo quindi quali sono le buone maniere da conoscere.
Secondo il galateo della tavola esiste un uso corretto e un uso sbagliato delle posate.
Prima di tutto è bene ricordare che le posate che troviamo a tavola devono essere utilizzate secondo un ordine: dalla più esterna alla più interna e vicina al nostro piatto.
LEGGI ANCHE: COSA NON FARE A TAVOLA: LE BUONE MANIERE PER I BAMBINI
Per posate intendiamo forchetta, coltello e cucchiaio.
In generale vanno evitati tutti quei gesti come giocare con le posate, rotearle in aria o leccare il coltello. Ora entriamo nello specifico.
La forchetta assolve a due funzioni:
Se però il cibo può essere spezzato con la forchetta, ad esempio una frittata, non serve cambiare mano e usare il coltello.
In caso di cibi morbidi, come un purè, la forchetta viene usata come fosse un cucchiaio.
Il coltello serve a:
Per tagliare il coltello viene preso con la mano destra (la sinistra se si è mancini) e il dito indice deve essere poggiato sul punto dove la lama incontra il manico, mentre la forchetta con la mano sinistra deve avere le punte rivolte verso il basso e il dito indice poggia sulla parte posteriore della stessa. La lama del coltello si muove vicino alle punte della forchetta che tiene fermo il cibo, tagliato un boccone lo si mangia. Non si tagliano troppi bocconi insieme.
Se occorre passare il coltello a qualcuno, occorre sempre prenderlo per il punto in cui la lama si congiunge con il manico, porgendo all’altra persona il manico e non la punta.
Il cucchiaio si usa per cibi liquidi o semi-liquidi, come brodo (a meno che non sia portato nella tazza di consommè, in tal caso si sorseggia direttamente dalla tazza), minestre o creme dolci.
Quando lo si usa il contenuto va consumato in una volta, mettendolo in bocca sia lateralmente che di punta, senza fare risucchi.
Un discorso a parte va fatto per lo stuzzicandenti, che non dovrebbe mai essere utilizzato a tavola, neanche coprendosi con le mani o peggio con il tovagliolo. Unica deroga in caso di lisca di pesce che si è infilata dolorosamente nella gengiva. La regola è quindi quella di alzarsi da tavola e allontanarsi.
Ultimo appunto: quando si mangia e ci si interrompe, le posate vanno lasciate nel piatto con i manici sui bordi, opposte e le punte al centro. Ciò indica che non si è finito e che si riprenderà.
Se invece si è finito di mangiare, le posate vanno disposte parallele sul piatto con i manici rivolti verso noi.
Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare…
Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta. Ecco tutte le curiosità della…
Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui. Tutto sul nuovo…
Il direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,…
Il covid ha seriamente messa a dura prova le persone in tutto il mondo, motivo…
Nel corso degli ultimi mesi sono stati numerosi i cambiamenti in relazione allo smart working,…