L’insonnia è una vera e propria malattia che deve essere curata a dovere, ci sono degli esami a cui sottoporsi per capire se ne soffriamo.
Se stiamo attraversando un periodo stressante, di ansia e non riusciamo a prendere sonno la notte facilmente allora possiamo provare con dei rimedi semplici e casalinghi (tisane o camomille), ma se il problema persiste nel tempo è meglio contattare il medico perchè potrebbe soffrire d’insonnia nella sua forma grave.
Insonnia: i tre esami per capire se ne soffriamo
L’insonnia è uno dei disturbi del sonno più frequenti, è una condizione che colpisce tante persone e si caratterizza per la difficoltà a prendere sonno e nel mantenerlo per un determinato numero di ore.
Per capire se si soffre d’insonnia grave ci sono degli esami ai quali ci si può sottoporre per poterla curare nel modo giusto.
Ci sono diversi esami tra i quali:
- l’actigrafia da polso: si tratta si un esame per capire se durante il sonno si fanno dei movimenti incontrollati del corpo e li registra per uno o più giorni. La registrazione elettronica effettuata deve essere accompagnata da un diario redatto dal paziente. Bisogna prendere nota della azioni che si sono compiute durante la giornata, anche quelle che sembrano scontate e semplici.
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- la polisonnografia: è un esame sicuro e non invasivo. Si tratta di registrare le attività cerebrali del paziente durante il sonno notturno e poi si vanno ad analizzare diversi fattori, come la respirazione, l’ossigenazione del sangue, la frequenza del battito cardiaco e la presenza di apnee notturne.
- latenza multipla del sonno: in questo caso si valuta la tendenza ad addormentarsi durante le ore di veglia e si valuta quanti sonnellini vengono fatti durante la giornata. Il test viene ripetuto ogni due ore e dura circa 20 minuti.
L’insonnia influisce negativamente sulla vita della persona che ha difficoltà a concentrarsi nelle ore diurne, quando si è a scuola o a lavoro.