Prosciutto cotto: le regole per un consumo salutare. Cosa bisogna sapere e quando è meglio non consumarlo.
Più dolce ma altrettanto gustoso rispetto al prosciutto classico, il prosciutto cotto è preferito da molte persone. In un bel panino, sulla pizza, avvolto in un grissino o accompagnato da verdure, questo salume è consumato in gran quantità, soprattutto in estate.
Spesso si pensa erroneamente che il prosciutto cotto sia più “salutare” o dietetico del prosciutto crudo. Non proprio è così e bisogna fare attenzione al suo consumo, sia alle quantità che soprattutto alla qualità. Ecco cosa dovete sapere.
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Prosciutto cotto: le regole per un consumo salutare
Il prosciutto cotto è un salume non insaccato, composto da carne di maiale cotta. Sia il prosciutto crudo che quello cotto vengono dalla stessa parte del maiale, la coscia. Il crudo ha un alto contenuto di calorie, circa 300 per 100 grammi (meno in quello magro) e un maggiore contenuto di sale, di circa 6 grammi o più. Quello cotto ha meno calorie, circa 215 per 100 grammi, e una minore quantità di sale, circa 2 grammi. Le quantità possono variare a seconda della tipologia.
Qualche differenza dunque c’è, tuttavia, anche il prosciutto cotto va consumato con moderazione ed è sconsigliato nelle diete iposodiche.
Anche i rischi per la salute sono simili tra le due varietà di prosciutto. Si tratta, infatti, sempre di carne di maiale, calorica e salata. Valgono, dunque, le stesse indicazioni per il prosciutto crudo, relativamente al rischio di cancro. Pertanto, anche il prosciutto cotto va consumato con moderazione.
Bisogna fare attenzione, poi, agli additivi. Il prosciutto cotto contiene: nitriti e i nitrati (E240-E259), polifosfati (E450-459), glutammati (E620-629) e latte in polvere. I nitriti possono unirsi con le ammine (composti organici presenti nella carne e nei salumi), producendo le nitrosamine, che sono sostanze cancerogene.
Il consumo elevato di alimenti che contengono questi conservanti, come il prosciutto cotto, può provocare cancro allo stomaco. Per questo occorre fare attenzione.
Per l’elevato contenuto di sodio, poi, il prosciutto cotto va consumato con grande moderazione da parte di chi soffre di ipertensione. Inoltre andrebbe evitato dalle persone intolleranti al lattosio e da quelle allergiche alle proteine del latte.
Tra le sostanze nutritive salutari, invece, il prosciutto cotto ha un buon contenuto di vitamine del gruppo B e di sali minerali quali ferro, fosforo e potassio. Per un consumo ottimale, è meglio preferire prosciutto cotto di alta qualità.
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