Il caffè decaffeinato fa male? Ecco la risposta degli esperti e qualche delucidazione sul trattamento del caffè.
Senza dubbio, il caffè è la bevanda preferita di milioni di persone: una calda carica di energia per affrontare al meglio la giornata o per una coccola dopo il pranzo. Tuttavia, sebbene amata, questa bevanda contiene cafferina, una sostanza eccitante non tollerata da tutti.
Chi è più sensibile alla caffeina, infatti, avrà problemi di insonnia dopo il suo consumo, di tremolii o di battito cardiaco accelerato: sono queste le controindicazioni a cui sono soggetti gli amanti di questa bevanda.
La soluzione però è nel caffè decaffeinato che, a zero caffeina promette tutto il gusto del caffè: ma fa male? Ecco il parere degli esperti in materia.
Il caffè decaffeinato fa male? Ecco la risposta
Una miscela di caffè, per essere definita decaffeinato, deve contenere una percentuale di caffeina pari o inferiore allo 0.1%. Per arrivare a questo risultato, prima della torrefazione, viene sottoposto a una particolare procedura che permette di abbassare le quantità di questa sostanza contenuta all’interno della miscela.
Il procedimento tradizionale per ottenere una miscela senza caffeina è un lavaggio con il diclorometano, una sostanza che permette l’eliminazione di caffeina senza alterarne l’aroma. Questo procedimento è in declino a favore di un trattamento meno aggressivo e meno chimico.
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Sempre più frequente è l’utilizzo di un’altra procedura: si mettono i chicchi di caffè a bagno in acqua calda che viene poi filtrata utilizzando dei carboni attivi per bloccare proprio il rilascio di caffeina. Tuttavia, questa procedura non lascia completamente inalterato il sapore.
Ma allora fa male o no?
La leggenda per cui il caffè decaffeinato fa male, arriva proprio dal processo di trattamento con l’impiego di diclorometano. Le elevate temperature a cui vengono sottoposti i chicchi durante la fase di tostatura fanno evaporare i solventi utilizzati senza lasciare alcun residuo.
Ma quindi fa male o no? No, secondo gli esperti non fa male o, almeno, non ha meno controindicazioni del normale caffè. L’uso del caffè, infatti, è sempre sconsigliato oltre i 400 milligrammi giornalieri e il suo consumo è sempre vietato in gravidanza.