Il lievito alimentare ha diversi benefici sulla salute ma non serve per fare la pizza o il pane. Scopriamo allora cos’è e come utilizzarlo.
Si tratta di una fonte di vitamine, proteine, fibre e minerali ottimi per i nostri organismi. Spesso infatti si presenta rinforzato con alcuni micronutrienti.
E’ usato molto dai vegani e dai vegetariani. Curiosi di saperne di più?
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Il lievito alimentare in cucina: non solo per vegani
A differenza del lievito di birra fresco, questo è un lievito inattivo, ossia non fermenta e non fa lievitare i cibi: il lievito di birra viene fatto essiccare o viene liofilizzato. In tal modo vengono preservate le proprietà nutrizionali.
Il primo uso che ne viene fatto è quello da insaporitore dei piatti. Il lievito alimentare, che ha un sapore che ricorda il formaggio, viene usato come fosse un “parmigiano vegano“, in quanto i derivati del latte non vengono usati da chi segue diete vegetariane.
Lo si può trovare in scaglie, fiocchi o polvere e può essere usato su diversi cibi.
E’ perfetto per un regime dimagrante perché non ha grassi, zuccheri ed è povero di sodio.
Inoltre essendo ricco di proteine e di fibre, oltre a regolarizzare l’apparato digerente, aiuta a sentirsi sazi più a lungo.
Aiuta anche a contrastare l’invecchiamento delle cellule grazie alla presenza di antiossidanti utili contro i radicali liberi, come il selenio.
Parlando di vitamine, in commercio vi sono alcune versioni del lievito alimentare fortificate con vitamine del gruppo B, soprattutto la B12 che nelle diete vegetariane è carente.
Oltre che come insaporitore, il lievito può essere assunto come integratore ma in questo caso sempre meglio farsi consigliare dal medico o comunque consultarlo. Ciò perché, come per tutte le cose, possono esserci dei limiti e delle controindicazioni.
Come assumere il lievito alimentare e quando evitarlo?
Il lievito si può usare per un’infinità di piatti perché può essere aggiunto, di norma a fine cottura, a:
- pasta
- riso
- minestre e zuppe
- secondi
- verdure cotte e crude
Va invece evitato nei seguenti casi:
- se si soffre di Candida, perché il lievito favorisce la proliferazione di questo fungo
- in caso si sia intolleranti ai lieviti, con conseguenti gonfiore addominale e dolori.