Le patate non sono tutte uguali: i vari tipi e i segreti per cuocerle al meglio
Le patate sono il tubero più amato in assoluto. Ottime in cucina, dall’antipasto al dolce. Ma non tutti i tipi sono uguali. Vediamoli.
Questo tubero, proveniente dall’America, è divenuto nei secoli un cibo diffusissimo: piace a tutti, è veloce da preparare, costa poco e dura nel tempo.
Sapete quanti tipi ne esistono? A decine (solo in Italia ne esistono oltre 30 varietà), anche se la prima classificazione da fare è data dal colore.
La patata è un tubero davvero ricco di proprietà, ma per sfruttarla al meglio è bene conoscere le sue caratteristiche principali.
A seconda della consistenza e del colore della polpa, le patate di distinguono in:
a pasta bianca: sono le patate più conosciute, con polpa bianca e farinosa e pochissima acqua e molto amido. Adatte quindi a vellutate, purè e gnocchi.
a pasta gialla: si tratta delle patate più coltivate, con polpa compatta dal colore più intenso per la presenza di caroteni e con un gusto più dolce. Contengono più acqua di quelle bianche, sono meno farinose e quindi più adatte ad essere cotte in umido, lessate, al forno o fritte.
rosse: sono patate di dimensione più piccola, con buccia rossa e polpa gialla e soda, idonee ad essere mangiate con la buccia che contiene diverse sostanze nutritive. Sono adatte a lunghe cotture, quindi perfette per essere cotte in umido, al forno, fritte o lessate.
lepatate novelle: si tratta di patate raccolte prima di giungere a piena maturazione. Di dimensione ridotta, con buccia sottile e polpa . Adatte per la cottura in forno, in padella o al vapore e consumate con la buccia. Poco caloriche, quindi adatte alle diete.
la patata Turchesa: è una patata con la buccia viola, originaria del Gran Sasso. Ha una forma irregolare, bitorzoluta. All’interno la pasta è chiara, con una media consistenza e un basso contenuto di acqua, adatta quindi al forno, in padella o al vapore.
la patata americana: conosciuta anche come patata dolce, con la polpa di colore arancione perché ricca di betacarotene, con un gusto adatto per dolci. Si tratta di un tubero che non appartiene alla famiglia delle patate, con caratteristiche molto particolari: ricche di potassio, vitamine e poco caloriche.
Trucchi e segreti per consumarle
Per finire alcuni trucchi:
non mangiatele verdi, possono essere tossiche
non mangiatele crude
non cuocetele troppo (aumenta l’indice glicemico)
lasciatele in ammollo per almeno un’ora dopo averle sbucciate per eliminare l’amido in eccesso
prima di friggerle asciugatele bene
per cuocerle al forno controllate che siano ben “unte”
per lessarle non sbucciatele e immergetele in acqua fredda e non bollente
se lessate fatele raffreddare prima di consumarle
per cuocerle al vapore intere mantenete la buccia, se troppo grandi tagliatele a metà ma lasciate che la buccia sia rivolta verso la fonte del vapore.