Farmaci e smaltimento: le regole per evitare rischi per se stessi e l’ambiente

Come molti di voi già sanno i farmaci devono essere smaltiti in maniera corretta dal momento che possono essere anche molto dannosi per la nostra salute. Di seguito vi forniamo delle informazioni in più sui farmaci e il loro smaltimento corretto, anche dopo la loro data di scadenza.

L’eccessivo consumo di farmaci è dannoso non solo per la propria salute ma anche per l’ambiente. I loro residui, infatti, inquinano le acque potabili fino ad arrivare alle falde. Ciò comporta delle pericolose conseguenze sull’ecosistema sia sulla salute dell’uomo.

In particolare, più che il rischio di consumare acqua potabile, ridotto grazie all’impiego di impianti di purificazione, più serio è l’aumento di allergie.

Come smaltire correttamente i farmaci

In riferimento al packaging esterno, trattandosi spesso di materiale di carta va smaltito insieme al bugiardino nell’apposito contenitore, mentre i blister contenenti compresse o i tubetti vanno smaltiti tenendo conto del materiale con cui sono realizzati. Tuttavia, se in quest’ultimi è ancora presente il farmaco, è necessario recarsi in farmacia per smaltirlo.

Leggi anche: RACCOLTA DIFFERENZIATA: GLI ERRORI DA EVITARE PER NON INCORRERE IN SANZIONI

Per quanto riguarda gli integratori non essendo propriamente dei farmaci non richiedono lo smaltimento nelle farmacie.

Se, invece, vi state chiedendo come smaltire termometri, siringhe o prodotti disinfettanti, questo dipende dalle regole vigenti all’interno del proprio comune di residenza. In tal caso, è bene consultare il sito di riferimento.

Il consiglio, comunque, è di evitare il consumo eccessivo di farmaci. Stando a quando emerso da un’indagine effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità, infatti, gli italiani hanno aumentato il consumo di farmaci, in particolare di antinfiammatori e antibiotici.

Leggi anche: FARMACI DA AVERE SEMPRE IN CASA: DAI CEROTTI AGLI ANTIDOLORIFICI

In realtà, questi andrebbero fortemente limitati ai casi di assoluta necessità, e solo se prescritti dal proprio medico per evitare non solo danni per la propria salute ma anche per l’ecosistema.