Molte persone preferiscono lo zucchero di canna a quello bianco. Scopriamo quali sono le differenze tra loro e quali sono le tipologie in commercio.
Sempre più spesso, lo zucchero di canna viene contrapposto a quello bianco. Questa tipologia presenta un colore più scuro rispetto a quello bianco oltre che un sapore maggiormente aromatizzato e quindi meno dolciastro. Negli ultimi anni viene venduto sempre di più poiché, nell’opinione comune, è considerato più salutare e naturale di quello bianco.
Scopriamo se si tratta di una credenza infondata e quali sono le tipologie di zucchero di canna più diffuse.
Le differenze tra questi due ingredienti riguardano innanzitutto la lavorazione dalla quale sono ottenuti:
Il primo subisce una serie di processi prima di assumere la sua consistenza finissima, mentre il secondo subisce due processi:
Dal punto di vista nutrizionale, invece, le differenze tra quello grezzo e bianco sono irrisorie in quanto riguardano soltanto il grado di raffinazione. Mentre nel caso di quello integrale, quest’ultimo rispetto allo zucchero bianco presenta maggiori quantità di sostanze nutritive essendo lavorato in maniera più naturale.
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Ci sono diverse varietà di zucchero di canna tra cui:
Cristallino- il nome deriva dal fatto che è costituito da cristalli di dimensioni più grandi e che presentano un sapore deciso, e da granelli di colore più scuro dal sapore più delicato.
Caramellato- in questo caso si tratta di una tipologia ottenuta attraverso processi chimici e quindi di minore qualità dal punto di vista nutrizionale. Molto spesso, in questa varietà ci possono essere delle tracce del colorante chimico, E150c, per rendere i granelli più scuri e assomigliare a quello di canna integrale. Di conseguenza, è consigliabile evitare l’acquisto nel caso vi accorgiate della sua presenza leggendo l’etichetta presente sulla confezione
Integrale- si tratta della varietà dal valore nutrizionale più elevato in quanto la sua lavorazione è ridotta in modo tale da rendere inalterate le proprietà.
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In questo caso, in base al tipo di lavorazione la melassa è lasciata essiccare per ottenere due varietà:
Nel primo caso, la consistenza è granulosa e tende a sciogliersi facilmente, nel secondo caso la consistenza è tipicamente friabile non a caso è venduta in zollette da grattugiare all’interno di bevande.
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