Covid, dove si può viaggiare all’estero. Le informazioni utili.
Nonostante le numerose restrizioni imposte dai governi per contenere la diffusione dei contagi da Coronavirus, formalmente i viaggi all’estero non sono vietati, almeno non ovunque.
Sono previsti, comunque, diversi limiti tra tamponi obbligatori e quarantene. Restrizioni sufficienti a scoraggiare qualunque tipo di viaggio o a renderlo comunque molto difficile.
La maggior parte delle persone, dunque, si sposta per lavoro o necessità o per rientrare nel Paese di residenza o di cittadinanza.
Per la prossima estate si spera in una maggiore libertà di movimento, anche con l’introduzione in Europa del passaporto sanitario, che dovrebbe dare libertà di viaggiare alle persone vaccinate o negative al tampone o guarite dal Covid.
Nel frattempo, scopriamo dove si può viaggiare all’estero ora.
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Covid, dove si può viaggiare all’estero
Le norme italiane introdotte con i vari decreti del governo e le ordinanze del Ministro della Salute prevedono diverse regole per i viaggi all’estero, che vengono continuamente aggiornate. Le regole cambiano a seconda delle classificazioni dei Paesi del mondo, con l’inserimento in specifici elenchi per ognuno dei quali sono previste diverse restrizioni.
Per i Paesi inseriti in alcuni elenchi non sono previste limitazioni di viaggio, per altri sono previste delle restrizioni e per altri ancora dei divieti. Vediamo le varie regole di viaggio per ciascun elenco (Allegato 20 del Dpcm 2 marzo 2021).
Elenco A
Per questi Paesi non è prevista nessuna limitazione di viaggio. Quindi sono consentiti anche gli spostamenti per turismo.
- Stato della Città del Vaticano,
- Repubblica di San Marino.
Elenco B
Gli Stati e i territori a basso rischio epidemiologico individuati con apposita ordinanza tra quelli di cui all’Elenco C. Al momento, nessuno Stato è in questo elenco.
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Elenco C
Gli spostamenti da e per questi Paesi sono consentiti senza necessità di motivazione. Quindi anche per turismo. Bisogna comunque tenere conto degli eventuali obblighi di ingresso previsti dai singoli Paesi.
Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Per il rientro in Italia, tuttavia, sono previsti questi obblighi:
- tampone negativo effettuato entro 48 ore prima,
- quarantena di 5 giorni,
- altro tampone dopo quarantena di 5 giorni,
- compilare l’autodichiarazione e comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio il proprio ingresso in Italia.
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Elenco D
Gli spostamenti da e per questi Paesi sono consentiti senza necessità di motivazione. Questi Paesi, comunque, potrebbero prevedere dei limiti all’ingresso.
Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia, nonché gli ulteriori Stati e territori a basso rischio epidemiologico, individuati con ordinanza, tra quelli di cui all’elenco E.
Al rientro in Italia da questi Paesi sono previste le stesse regole per quelli dell’Elenco C (tampone e quarantena). Con la differenza che la quarantena è di 10 giorni (14 per chi è rientrato prima del 18 aprile). Inoltre, la destinazione finale in Italia potrà essere raggiunta solo con mezzo privato.
Elenco E
In questi Stati e per il resto del mondo non sono consentiti spostamenti per turismo.
Sono inclusi tutti gli altri Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco. Tra questi ci sono Stati Uniti, Messico e Canada.
Da questi Paesi possono rientrare in Italia, con tampone negativo, i cittadini italiani e i residenti di lunga durata. Al rientro dovranno sottoporsi a quarantena di 14 giorni.
Regole speciali sono state introdotte recentemente per Brasile, India e Bangladesh. Sono vietati l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in questi Paesi. Alcune eccezioni sono previste per le persone che hanno residenza, coniuge o figli minori in Italia purché siano negativi al tampone.
Tutte le informazioni aggiornate su: www.viaggiaresicuri.it