La lattoferrina, o lattotransferrina, è una proteina importante per il sistema immunitario. Scopriamo dove si trova e perché è consigliata dagli esperti per combattere virus e batteri.
Per essere più precisi, si tratta di una glicoproteina contenuta nel latte dei mammiferi, fondamentale fonte di ferro per bambini e adulti.
Svolge anche un ruolo decisivo contrastare virus, batteri e parassiti perché di fatto rinforza il sistema immunitario. Ma cerchiamo di carpirne di più.
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La lattoferrina, lo scudo “interno” contro virus e batteri
Il sistema immunitario, si sa, va rinforzato dall’interno e come abbiamo visto è fondamentale assumere vitamine come la C e la D, ma non solo. Anche la lattoferrina offre un aiuto importante.
Si tratta, come abbiamo accennato, di una proteina presente nel latte. Sin dalla nascita essa, abbondante nel colostro come nel primo latte, assicura ai bambini ferro (si tratta di una una proteina cationica, in grado cioè di legare il ferro e farlo trasportare dal sangue) e costituisce uno “scudo” contro le infezioni virali e batteriche, favorendo anche lo sviluppo di batteri intestinali buoni.
La lattoferrina è prodotta anche internamente all’uomo, ma in ridotte quantità, ed è infatti presente nelle lacrime e nella saliva. E’ inoltre stata rilevata in alcune cellule immunitarie, i granulociti neutrofili, presenti nei siti di infiammazione attaccati da funghi e batteri.
Non sempre l’assunzione attraverso il consumo del latte garantisce la dose necessaria: ecco quindi che in caso di infezioni batteriche, virali o difese immunitarie basse può essere consigliata l’assunzione di un integratore. In genere, la dose consigliata come integratore è di circa 200 mg al giorno.
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La lattoferrina contro il Covid-19
La lattoferrina è stata oggetto di diversi studi nell’ultimo anno, in seguito alla pandemia da Sars-Cov-2.
La sua proprietà di legare il ferro impedisce la replicazione dei virus e ostacola l’interazione virus-cellule. Tali risultati sono stati osservati in vitro e poi in pazienti che hanno iniziato ad assumere integratori di lattoferrina sin dall’esordio della malattia.
Tra i principali effetti gli studiosi riportano principalmente una riduzione della gravità dei sintomi e una più veloce guarigione, inclusa la negativizzazione del tampone.