Gli antiossidanti sono sostanze che fanno bene all’organismo, agendo sull’invecchiamento precoce e contrastano l’azione dei radicali liberi. Scopriamo in quali alimenti sono più presenti.
Gli alleati più utili per combattere la battaglia contro i radicali liberi sono proprio gli antiossidanti.
Si tratta quindi di sostanze molto importanti in quanto contrastano l’azione di elementi in grado di procurare una serie di malattie tra cui il cancro. Non solo, i radicali liberi sono considerati la prima causa dell’invecchiamento.
Antiossidanti: i 4 alimenti con le quantità più elevate
Uno degli alimenti più ricchi di antiossidanti, tra cui i flavonoidi, è il cioccolato fondente. In particolare, grazie a queste sostanze questo alimento è in grado di contrastare efficacemente i radicali liberi e la loro azione dannosa sull’apparato cardiovascolare.
Tuttavia, per poter beneficiare di queste sostanze occorre consumare del cioccolato fondente che abbia almeno il 70 per cento di cacao.
Oltre agli antiossidanti, questo alimento è ricco di serotonina, sostanza che tiene alto il buon umore. La dose giornaliera raccomandata è di circa 40 gr.
Tra i frutti, il più ricco delle sostanze in esame è sicuramente il kiwi, non a caso, contiene alte percentuali di vitamina C. La dose consigliata è almeno un kiwi al giorno per poter disporre della quantità necessaria di sostanze benefiche.
Questo frutto è anche molto ricco di fibre per cui è molto efficace per combattere la stitichezza, favorendo un corretto transito intestinale.
Un ricco antiossidante è senz’altro l’olio di germe di grano. Si tratta di uno degli olii che contiene la più alta quantità di antiossidanti tra cui la vitamina E.
Questo può essere utilizzato in cucina in vai modi come, ad esempio, sulle insalate a crudi.
Le carote sono anch’esse ricche di sostanze dal potere antiossidante tra cui il betacarotene. E’ proprio a quest’ultimo infatti che si deve il loro colore arancione. In questo caso si consiglia il consumo di questa verdura dopo averla cotta per un massimo di 5 minuti dal momento che diventa più facilmente assimilabile dall’organismo.