Pericolo zecche: come evitarle e cosa fare in caso di morso

Elsa

Salute e Benessere

Le zecche rappresentano un pericolo soprattutto quando arriva la bella stagione. Cosa fare per evitarle e in caso di morso.

Con la fine dell’inverno e le temperature miti aumentano le passeggiate nel verde, in mezzo ai boschi o in campagna. Un problema abbastanza diffuso è rappresentato dalle zecche.

Conoscerle ci consente di evitarle e di affrontare la situazione in caso di morso.

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Le zecche: cosa sono

La zecca

Si tratta di artropodi, parassiti appartenenti alla classe degli Arachnidi, come i ragni, gli acari e gli scorpioni.

Hanno dimensioni che vanno da pochi millimetri a 1 centimetro, dipende dalla specie e dallo stadio di sviluppo.

Le zecche infatti passano per 4 stadi:

  • uovo
  • larva
  • ninfa
  • adulto.

Ogni passaggio, dopo la schiusa, necessita di sangue. Stessa cosa per le femmine adulte quando devono deporre e far maturare le uova.

Attaccano la vittima con il rostro, l’apparato boccale.

Esistono centinaia di specie:

  • la zecca del piccione è la più diffusa in Italia
  • la zecca del cane
  • e la zecca del bosco

solo per citarne alcune.

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I rischi delle zecche

Il rischio con questi animali è che possono attaccarsi alla nostra pelle senza che ce ne accorgiamo.Le zecche possono infatti trasmettere malattie infettive che possono avere, in rari casi, anche conseguenze gravi, come:

  • la malattia di Lyme, causata da un batterio
  • l’encefalite da zecche o TBE, causata da un virus.

Il pericolo non è tanto nel morso quanto nei virus o nei batteri che possono trasmettere attraverso la saliva. Una volta attaccate infatti, se non scoperte, possono rimanere con l’ospite anche fino a 7 giorni, per poi lasciarsi cadere.

A differenza di ciò che si crede, le zecche non volano né saltano. Attirate dall’anidride carbonica e dal calore dell’ospite che passa vicino a loro, lo raggiungono e camminano fino a trovare il punto giusto per morderlo.

I punti più scelti sono:

  • dietro le orecchie
  • all’attaccatura dei capelli
  • sulle ascelle
  • nelle pieghe del gomito e del ginocchio.

Come prevenire il morso delle zecche

Per evitare di essere morsi gli esperti consigliano di:

  • evitare l’erba alta
  • indossare abiti chiari per individuare più facilmente le zecche
  • preferire pantaloni lunghi
  • indossare un cappello
  • controllare attentamente a fine uscita la pelle, gli indumenti ecc.
  • sgrullare gli abiti bene prima di rientrare in casa
  • utilizzare dei repellenti per insetti

Cosa fare in caso di morso

Se ci si accorge di essere stati morsi, occorre rimuovere la zecca: maggiore è il tempo che rimane attaccata, maggiore la probabilità che possa trasmettere infezioni.

Per rimuovere la zecca occorre:

  • disinfettare la parte con un disinfettante non colorato (no alla tintura di iodio)
  • utilizzare una pinzetta fine con la quale rimuoverla con un colpo sicuro
  • disinfettare nuovamente la parte.

E’ buona norma indossare guanti sterili e far attenzione non schiacciare il corpo della zecca altrimenti di rischia che la stessa rigurgiti e aumenti il rischio di trasmissione di infezione.

Se il rostro rimane nella cute si può provare a toglierlo con un ago sterile e poi distruggere la zecca bruciandola.

Dopo la rimozione è consigliata la profilassi tetanica e una terapia antibiotica, sempre dietro prescrizione medica.

E’ infine consigliato dagli esperti di annotare il giorno in cui si è tolta la zecca per osservare a distanza di tempo eventuali segni di infezione. Il periodo di osservazione può durare anche oltre i 40 giorni. In caso sopraggiungano sintomi come febbre, dolori articolari, febbre, mal di testa o debolezza avvisare sempre il medico.

Va detto, comunque, che in caso di morso una terapia antibiotica tempestiva nella maggior parte dei casi evita conseguenze.

Ultima informazione ma importante: mai utilizzare alcol, benzina, ammoniaca, olio per togliere la zecca perché ciò potrebbe spingerla a rigurgitare materiale infetto all’interno della pelle.

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