Cavoli e broccoli: perché fanno bene contro il cancro. Cosa bisogna sapere.
I broccoli, i cavoli e i cavoletti di Bruxelles sono degli ortaggi, della famiglia delle Crucifere, non particolarmente amati per il loro sapore e l’odore. Non parliamo poi quando si tratta di darli ai bambini che quasi sempre li rifiutano in modo categorico.
Eppure cavoli e broccoli fanno molto bene alla salute. Sono ricchissimi di vitamine e sali minerali, hanno pochissime calorie, hanno un elevato contenuto di fibre, ottime proprietà antiossidanti ed eliminano i radicali liberi. Sono dunque degli alleati ideali contro l’invecchiamento.
Non solo, gli studiosi hanno scoperto di recente che cavoli e broccoli sono importanti anche contro il cancro. Ecco come funzionano.
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Alcune proprietà antitumorali di cavoli, cavoletti di Bruxelles e broccoli erano già conosciute. Secondo alcuni studi, condotti negli Stati Uniti, gli isotiocianati contenuti in questi ortaggi impedirebbero la proliferazione delle cellule tumorali. Inoltre, sarebbero in grado di bloccare alcuni tumori, come i melanomi, e ridurrebbero della metà il rischio di cancro ai polmoni e al colon.
Queste proprietà anti cancro sono state ulteriormente indagate e secondo un recente studio, condotto sempre negli Stati Uniti dal Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, cavoli, cavoletti di Bruxelles e broccoli sarebbero in grado di attivare un gene importante che ostacola la crescita del tumore. Una funzione non dissimile da quella indicata sopra ma individuata con più precisione in questo studio citato dall’AIRC – Associazione per la ricerca sul cancro.
Cavoli e broccoli contengono la molecola indolo-3-carbinolo (I3C) che sarebbe in grado di ripristinare l‘attività del gene PTEN, uno dei geni più potenti nel contrasto alla crescita del tumore.
Nei loro esperimenti di laboratorio, gli studiosi hanno individuato l’enzima WWP1 che interferirebbe con il gene PTEN, bloccando la sua attività antitumorale. Grazie ad analisi complesse e simulazioni al computer, i ricercatori hanno scoperto la molecola che è in grado di bloccare l’enzima WWP1. Questa molecola è proprio la I3C, contenuta nei cavoli e nei broccoli. Questa molecola, dunque, è in grado di riattivare il gene PTEN e la sua attività antitumorale.
Grazie a queste scoperte, sarà possibile sviluppare nuove terapie anticancro partendo dalla molecola I3C. Naturalmente, non basterà mangiare di cavoli e broccoli in quantità enormi per contrastare i tumori. Per avere l’effetto antitumorale osservato durante lo studio, infatti, sarà necessario produrre un nuovo medicinale dalla sintesi della molecola.
Ciò non ci impedisce di mangiare cavoli, cavoletti di Bruxelles e broccoli, che comunque fanno bene alla salute e magari qualche effetto indiretto contro il cancro ce l’hanno lo stesso.
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