Quando è il momento di cambiare lavoro, i segnali da ascoltare e i consigli da seguire.
Nella vita di ognuno arriva il momento in cui è necessario avviare un cambiamento radicale. Questo cambiamento può riguardare il lavoro. Quando un lavoro non è più remunerativo o non lo è abbastanza, magari non lo è mai stato a sufficienza, quando diventa uno stress insopportabile e la motivazione se n’è completamente andata. Allora, quello è il momento di darci un taglio.
Si tratta di una scelta netta che non è facile fare e le alternative potrebbero non essere disponibili. Quando però la misura è colma e il vostro lavoro comincia a farvi stare e male darvi problemi di salute, non più stress comune, allora dovete fare di tutto per cambiare. Se non altro ambiente di lavoro se non proprio il mestiere che fate.
Di seguito vi diamo qualche suggerimento sui segnali che vi dicono che è il momento di dire basta e come fare a cambiare lavoro. Ecco cosa dovete sapere.
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Quando non ne potete più del vostro lavoro, quando lo stress, le arrabbiature e i dispiaceri sono di gran lunga superiori alle soddisfazioni professionali. Lo stipendio che percepite non è adeguato alle vostre mansioni oppure vi hanno arbitrariamente demansionato e non avete potuto opporvi a questa decisione, o peggio ancora siete vittime di mobbing, allora è arrivato il momento di cambiare lavoro.
Prima che scoppi una vera e propria crisi con il proprio datore di lavoro o con la propria azienda, tuttavia, cominciano a manifestarsi dei piccoli segnali che non sono subito così evidenti ma che sono un campanello d’allarme di qualcosa che non va e va cambiato. Possono essere segnali su voi stessi o provenienti dall’ambiente di lavoro.
Salute. La vostra salute comincia a risentirne con tanti piccoli o grandi disturbi anche di origine psicosomatica che non dipendono da altre cause, perché state male o siete stressati solo sul posto di lavoro. Capelli che cadono, unghie che si sfaldano, dermatite, ansia, nervosismo e insonnia sono segnali evidenti.
Demotivazione. Siete assolutamente demotivati in tutto quello che fate nel vostro lavoro e lo fate solo per obbligo, spesso con grandissima fatica. Non vi sentite valorizzati, anzi vi sentite sprecati.
Difficoltà da alzarvi la mattina. Un problema collegato a quelli sopra. A causa dello stress e dell’insonnia fate una fatica enorme ad alzarvi dal letto. Lo stesso può dipendere dalla assoluta mancanza di voglia di andare al lavoro, che non è essere pigri o lavativi ma appunto è segno di mancanza di motivazione.
Distrazione. Siete spesso distratti, smemorati e fate continui errori, piccoli ma che sommati nel tempo sono un chiaro segnale di qualcosa che non va e molto probabilmente di un rifiuto inconscio del vostro lavoro.
Clima ostile. Percepite sul posto di lavoro un clima ostile nei vostri confronti. Venite continuamente criticati, contestati anche per delle sciocchezze. Le vostre idee non vengono considerate e anche se raggiungete dei risultati non vi vengono riconosciuti. Questa situazione può rappresentare un inizio di mobbing nei vostri confronti oppure una totale mancanza di cultura aziendale nel saper valorizzare le professionalità di ognuno oppure sciocche gelosie tra colleghi.
Valori incompatibili. I vostri valori sono del tutto incompatibili con quelli dell’azienda per cui lavorate e vi sentite a disagio. Capita purtroppo che alcune aziende perseguano scorciatoie e politiche poco trasparenti, se non addirittura l’illegalità, non rispettano i loro lavoratori (e non è detto che dobbiate essere necessariamente voi) e non hanno alcun interesse verso l’impegno e la dedizione che i loro dipendenti mettono nelle mansioni svolte.
Di fronte a tutti questi segnali bisogna valutare l’opportunità di lasciare il lavoro. Non è facile, perché potrebbero non esserci alternative. In ogni caso, prima di prendere ogni decisione consultate un terapeuta per capire se il disagio che provate e i disturbi psicosomatici che avete dipendono proprio dal vostro lavoro. Per cambiare, invece, luogo di lavoro o professione chiedete aiuto a uno psicologo del lavoro.
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