Il pollo è un alimento che va conservato in maniera adeguata per poter evitare rischi per la salute anche gravi. Scopriamo come capire se è andato a male e come conservarlo correttamente.
Come per qualsiasi alimento, prima di consumare il pollo è importante accertarci che sia in buono stato.
Di conseguenza, diventa molto importante conoscere i segnali che devono attirare subito la nostra attenzione e spingerci a non consumarlo, per evitare gravi rischi per la nostra salute.
Come capire se il pollo è andato a male
Prima di procedere con l’analisi dei segnali da prendere in considerazione per capire se il pollo è andato a male, è importante dire che una corretta conservazione è fondamentale.
Per evitare di alterare le condizioni dell’alimento, infatti, bisogna rispettare dei criteri ben precisi.
Per prima cosa, va controllata la data di scadenza del prodotto in modo tale da cucinarlo prima che scada, appunto. Nel caso in cui decidiate di non cucinarlo prima di due giorni dall’acquisto è meglio congelarlo in modo tale da evitare che cominci il processo di putrefazione.
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Ciò detto, veniamo ora ai segnali da valutare per capire se il pollo è scaduto.
Molto importante, in questo caso, è il colore della carne che dovrà essere biancastro o rosato, mentre nel caso di polli nutriti con granturco, giallo.
Nel caso in cui, invece, si presenti scura allora vuol dire che il pollo non va consumato.
Un altro fattore da valutare è sicuramente l’odore. Questo, infatti, non deve essere rancido altrimenti sarà il segnale che il pollo è avariato.
Molto importante per capire se l’alimento in esame è scaduto è sicuramente anche la consistenza. Questa, in particolare, non deve essere viscosa, ma compatta e non appiccicosa.
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Si tratta dunque di segnali molto facili da individuare a cui bisogna dare subito la massima importanza, evitando di consumare il prodotto.