Il pesto è sicuramente un alimento molto amato che presenta numerosi benefici per la salute. Scopriamo quali sono e come mantenerli inalterati grazie ad una corretta conservazione.
Il pesto è uno dei piatti della tradizione italiana più conosciuto e amato. Otre ad essere molto gustoso, è fa tanto bene alla nostra salute grazie alla presenza di ingredienti come, ad esempio, il basilico, l’olio extravergine d’oliva e i pinoli.
Il basilico, ad esempio, è molto efficace per attenuare i problemi gastrici, in particolare, lo scarso appetito grazie all’eugenolo che rilassa la mucosa gastrica, stimolando il senso di fame.
Questa spezia, inoltre, è molto utile anche per trattare in maniera naturale i dolori reumatici. Sempre grazie all’eugenolo, infatti, è in grado di svolgere un’efficace azione antinfiammatoria. Oltre a ciò, agisce sul sistema nervoso centrale, favorendo una maggiore rilassatezza dell’intero organismo.
Per quanto riguarda i pinoli ma anche l’olio evo, si tratta nel primo caso di un ingrediente in grado di ridurre i livelli di colesterolo. Nel secondo di un ingrediente che svolge un’azione antiossidante grazie alla presenza di:
- leucopenia;
- idrossitirosolo.
Si tratta di molecole molto potenti molto utili nella lotta ai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule.
Pesto: quanto tempo può essere conservato
Per mantenere inalterate le proprietà di questo alimento, è importante seguire i giusti criteri di conservazione.
Nei supermercati, oramai, vengono vendute confezioni molto pratiche e utili da consumare al bisogno. Se sull’etichetta è indicato che il pesto è stato sottoposto al processo di pastorizzazione, può essere conservato all’interno della confezione per circa una settimana purché ben chiuso e allungato con un po’ di olio.
In caso contrario, invece, è bene leggere l’etichetta della confezione relativa alle modalità di conservazione del pesto, una volta aperta.
In linea generale, comunque, è sempre consigliabile conservarlo al massimo per due giorni e aggiungere sempre dell’olio evo, ricordando di conservarlo in frigo nella parte che presenta la temperatura più bassa.