La differenza tra tampone rapido e tampone molecolare in caso si sospetto da infezione da Cov-19 non è sempre molto chiara.
E’ ormai più di un anno che stiamo affrontando la pandemia da Cov-19 che ha completamente stravolto le nostre vite. Ci siamo dovuti abituare a delle regole del tutto nuove, in primis quella di usare la mascherina, ed anche a termini che conoscevamo. Su qualche punto c’è ancora un poco di confusione soprattutto quando si parla di tamponi antigeni (rapidi) o molecolari. Vediamo la differenza e quando fare uno o l’altro.
Tampone rapido e molecolare: la differenza
Il tampone può essere:
- tampone molecolare: naso/oro-faringeo, la presenza di materiale genetico (RNA) del virus. Il risultato del test avviene anche in due o tre giorni e le apparecchiature più moderne utilizzano una lettura basata su determinati algoritmi, che riescono a individuare i positivi anche in campioni che lo sono solo debolmente.
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- tampone rapido che permette di evidenziare rapidamente (30-60 min), mediante tampone nasale, la presenza di componenti (antigeni) del virus. Se positivo deve essere confermato dal tampone molecolare. Funziona, più o meno, come i classici test di gravidanza che si acquistano in farmacia. Hanno però un punto debole, si tratta della sensibilità e della specificità.
In generale, sono effettuati quando si entra in diretto contatto con la persona positiva o si ha il sospetto di essere stati contagiati. Si dovrebbe dare dopo 3-4 giorni dall’ultimo contatto per essere sicuri del risultato.
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Di solito si decide di fare un test rapido o veloce dopo aver consultato il medico e spiegato perchè lo si vuole fare. Sarà poi l’esperto a scegliere il tampone più giusto per la nostra situazione. Quindi meglio evitare diagnosi fai da te o chiedere consigli/pareri a persone non esperte.
Se siamo in attesa del risultato del test è meglio mettersi in quarantena fiduciaria evitando di andare a lavoro, a scuola, a fare la spesa e non incontrando familiari o amici. Invece l’isolamento in attesa del risultato è obbligatorio per le persone positive a Covid-19 già in isolamento o per chi ha avuto contatti stretti con persone positive a Covid-19 poste in quarantena.