Gli occhi che diventano rossi dopo aver fatto il bagno in piscina non sono da attribuire alla presenza del cloro; il motivo è assurdo.
Se dopo che abbiamo fatto un bagno in piscina, anche con immersioni, ci ritroviamo con gli occhi rossi e che ci bruciano attribuiamo la colpa al cloro. Sembrerebbe però che la colpa non sia dell’antibatterico che viene usato per disinfettare l’acqua della piscina. Il vero motivo lo svelano dei ricercatori del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti; siamo sicuri che non vi piacerà.
Occhi rossi dopo il bagno in piscina: la causa è ripugnante
Secondo gli studiosi ad irritare i nostri occhi non è il cloro, ma l’urina della quale non può essere rivelata la presenza dai nuotatori. A provocare l’arrossamento è la la reazione chimica provocata dal nitrogeno, presente nell’urina, che si lega al cloro formando la cloramina, molto simile all’ammoniaca.
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Inoltre l’urina nella piscina fa si che il cloro non abbia più la sua azione anti-battericida e lo stesso vale anche per gli altri disinfettanti che vengono usati. L’unica soluzione è quella di non essere maleducati, ma di usare la piscina per nuotare, fare una doccia prima di entrare ed usare il bagno in caso di emergenze. A provocare arrossamento possono anche essere tracce di feci e sudore.
Un sondaggio ha poi dimostrato che il 71% degli americani crede che nell’acqua della piscina ci sia una sostanza chimica che riesce a trasformare il colore dell’urina rendendola trasparente; niente di più sbagliato. Al contrario, non sono nemmeno presenti sostanze che reagendo con l’urina possano colorare l’acqua per individuare il malcapitato.
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Per questo motivo è importante usare sempre gli occhialini anche per una breve nuotata, soprattutto per i bambini, ed evitare piscine troppo affollate o dove non ci siano regole d’igiene e di pulizia. In caso notassimo dei comportamenti errati è bene segnalarli al personale che gestisce la struttura.