Riaperture in zona bianca: le linee guida. Tutto quello che bisogna sapere.
Da lunedì 31 maggio in Italia entrerà in vigore la zona bianca in tre Regioni: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Poi, progressivamente, durante il mese di giugno, altre Regioni passeranno alla zona bianca.
Si tratta dell’area con il minor livello di rischio, con la riapertura di tutte le attività e la cancellazione del coprifuoco. Rimangono, comunque, alcune precauzioni di base e alcune regole di sicurezza da osservare. Inoltre, sono previsti specifici protocolli per le singole attività e i diversi luoghi pubblici, con un aggiornamento delle linee guida. Di seguito tutte le informazioni utili.
LEGGI ANCHE: BONUS VACANZE, TUTTE LE NOVITÀ DA CONOSCERE
Riaperture in zona bianca: le linee guida
Vi abbiamo già anticipato quali attività e luoghi riapriranno al pubblico in anticipo nella zona bianca, che entra in vigore lunedì 31 maggio. Qui, invece, vi segnaliamo le regole da osservare nel rispetto dei protocolli di sicurezza insieme alle nuove linee guida aggiornate.
Ricordiamo, inoltre, che nelle zone bianche rimangono in vigore le regole di sicurezza di base: obbligo di indossare la mascherina al chiuso e in mancanza di distanziamento all’aperto, obbligo distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, divieto di assembramenti e igienizzazione delle mani all’ingresso dei luoghi pubblici. Per accede ad alcuni luoghi ed eventi molto frequentati, inoltre, sono previsti ingressi contingentati e la misurazione della temperatura.
Le nuove linee guida per le attività
Bar e ristoranti. Servizio al tavolo anche al chiuso, sempre con il numero massimo di 4 persone non conviventi al tavolo in zona gialla e 6 persone in zona bianca. In ogni caso deve essere previsto un numero massimo di presenze all’interno del locale, a seconda delle dimensioni degli spazi e della possibilità di ricambio dell’aria. I tavoli dovranno essere distanziati di almeno 1 metro. Obbligo di indossare la mascherina dentro il locale quando ci si alza dal tavolo. Nei bar la consumazione a banco è consentita nel rispetto della distanza interpersonale di 1 metro. I menù dovranno essere in carta plastificata, raccomandati quelli digitali
Ricevimenti e feste per cerimonie. I protocolli per feste, ricevimenti e pranzi di matrimonio, e altre cerimonie, restano quelli che vi abbiamo già riferito nello specifico, compreso l’obbligo del green pass (vaccinazione, guarigione o test negativo). Più in generale, pranzi, banchetti e feste potranno tenersi all’aperto e al coperto, ma con raccomandazione di privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni. In ogni caso, i tavoli dovranno essere distanziati di almeno 1 metro. All’interno dei locali dovrà essere previsto un numero massimo di presenze, a seconda degli spazi disponibili e del ricambio dell’aria. Gli invitati dovranno indossare la mascherina quando non sono seduti al tavolo. Sono consentiti i buffet ma gli ospiti non potranno toccare il cibo, dovranno essere serviti dal personale e dovranno indossare la mascherina, mantenendo il distanziamento gli uni dagli altri. Il self-service è consentito solo in caso di cibo monoporzione e confezionato.
Piscine termali e centri benessere. Qui si potranno utilizzare spogliatoi e docce purché sia garantita la distanza di 2 metri.
Spiagge e stabilimenti balneari. Accesso a numero chiuso e in modo da evitare assembramenti. Gli ombrelloni dovranno essere distanziati, in modo che ognuno abbia 10 metri quadrati di superficie. Lettini e sdraio fuori dall’ombrellone dovranno essere distanziati di almeno 1 metro.Sono vietate le attività ludico-sportive che creano assembramenti.
In generale, in tutti i locali pubblici devono essere collocati dispenser per igienizzare le mani, gli ingressi sono contingentati al chiuso, il personale deve indossare la mascherina e deve essere conservata la lista degli ospiti per 14 giorni. Al pubblico vanno comunicate tutte le misure di prevenzione da rispettare e può essere prevista la misurazione della temperatura.
Ulteriori approfondimenti dell’ordinanza del Ministro della Salute.