La casa è il luogo dove avvengono maggiormente incidenti. Tra i principali incidenti domestici ci sono le ustioni, che è bene sapere come curare e quando chiamare i soccorsi.
Per ustione si intende la scottatura causata dal contatto della pelle con corpi ad alte temperature, come fuoco, acqua bollente, metalli roventi, con l’elettricità (il passaggio della corrente elettrica nel corpo genera infatti calore), o con sostanze chimiche come gli acidi.
In base alla gravità le ustioni vengono classificate in:
- ustioni di primo grado: sono le più lievi e determinano un arrossamento leggero della pelle. Il danno è quindi superficiale e riguarda l’epidermide.
- ustioni di secondo grado: la lesione è più profonda, interessando anche il derma, con arrossamento intenso della zona e formazione di bolle e vescicole piene di siero e dolorose.
- ustioni di terzo grado: sono le più gravi e la pelle risulta completamente distrutta in tutto il suo spessore. La distruzione dei recettori nervosi inibisce la sensazione di dolore e non vi sono vesciche.
I tre tipi di ustioni hanno tempi di guarigione diversi:
- quelle di 1° grado guariscono spontaneamente in pochi giorni e non lasciano tracce
- quelle di 2° grado guariscono in tempi che vanno da poche settimane e periodi più lunghi e possono lasciare segni sulla pelle
- quelle di 3° grado guariscono in tempi molto lunghi e lasciano cicatrici permanenti per le quali spesso può essere necessaria la chirurgia plastica
Detto ciò, vediamo come intervenire in caso di ustione.
Come curare le ustioni e quando rivolgersi al medico
In ogni caso la prima azione da fare in caso di ustione è raffreddare la parte con acqua fredda per almeno 10 minuti. Si tratta infatti di un rimedio senza rischi.
Se la zona ustionata non può essere immersa in acqua si possono fare impacchi con un panno pulito e acqua fredda. Non va usato il ghiaccio né alcuna sostanza grassa.
Spesso viene consigliato di usare burro o olio e di spalmarlo sulla pelle scottata. Gli esperti del Ministero della Sanità mettono però in allerta e spiegano che tale pratica comune è sbagliata, non ha fondamento medico e può favorire le infezioni.
In caso di ustioni di primo grado, e di secondo grado superficiali, è possibile procedere ad automedicazione, proteggendo la pelle con garze sterili e prendendo farmaci come l’ibuprofene o il paracetamolo per il dolore.
In caso di formazione di vescicole è bene non romperle perché la pelle intatta è la prima forma di protezione contro le infezioni.
In tutti i casi di ustioni di secondo grado grave e di terzo, è bene contattare il medico, chiamare un’ambulanza o recarsi al Pronto Soccorso più vicino.
Come prevenire le ustioni e cosa fare in caso di vestiti in fiamme
Importante è anche la prevenzione e sapere come intervenire in caso ad esempio una persona abbia dei vestiti che hanno preso fuoco.
Il buon senso insegna a prestare attenzione quando si maneggiano fiamme, ad esempio in cucina, quando si adoperano apparecchiature elettriche o che possono diventare calde, come il ferro da stiro.
Inoltre, mai usare l’alcol per accendere un fuoco: è pericolosissimo il ritorno di fiamma.
In caso di vestiti infiammati è importante sapere che l’unico sistema per spegnere il fuoco è soffocarlo:
- coprire la persona con coperte, tappeti o ampi indumenti
- far rotolare la persona a terra
Un errore infatti è quello di correre perché l’aria alimenta le fiamme.
Altra cosa da non fare è cercare di togliere i vestiti, perché in tal modo si rischia di strappare la pelle.
LEGGI ANCHE: COME FARE IL DISINFETTANTE IN CASA: 3 SOLUZIONI “CERTIFICATE” DAGLI ESPERTI
In attesa dell’arrivo dei soccorsi è bene coprire le ustioni con garze sterili se possibile e posizionare la persona sdraiata in posizione di sicurezza, con la testa più bassa rispetto ai piedi.
In caso di ustioni gravi l’intervento dei soccorsi deve avvenire nel più breve tempo possibile.