L’occhio di pernice è un ispessimento della pelle nelle dita dei piedi, vediamo come riconoscerlo e prevenirlo.
L’occhio di pernice è un tiloma ovvero un ispessimento superficiale e ben circoscritto della pelle, si sviluppa sulle dita dei piedi.
Questa zona è soggetta a innumerevoli movimenti meccanici, tra questi appunto sfregamento ripetuto e persistente, oltre che compressioni.
I tilomi, a differenza dei comuni calli, si verificano con degli ispessimenti cutanei rotondi e concentrati in un punto specifico.
Sono più profondi e si espandono fino al derma sottostante, molte volte sono anche piuttosto dolenti.
Il sorgere di questo occhio di pernice annuncia che vi è un cambiamento nella deambulazione, ovvero che il peso corporeo muta: per via del dimagrimento eccessivp, oppure per aumento del peso.
Oppure può presentarsi in presenza di fenomeni infiammatori o artritici a carico delle ossa e delle articolazioni come i piedi, in genere quando si ha il dito a martello.
Questo tipo di disturbo si presenta dopo aver indossato ad esempio calzature molto strette e non adeguate. I soggetti che sono più a rischio sono gli sportivi e chi sta e lavora costantemente in piedi.
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L’occhio di pernice si sviluppa con un’area di cute ispessita e molto dura. Prevalentemente sulla prominenza ossea tra il quarto e il quinto dito del piede.
Tuttavia, questa patologia può anche manifestarsi sulla superficie plantare.
In queste sedi, il tiloma provoca un dolore molto inteso, perché va a comprimere il derma nella sua parte più profonda che ha un nome specifico: fittone corneo.
Questo comporta il sollecitamento delle fibre nervose presenti al di sotto: ovvero la nevralgia interdigitale.
La sensazione percepita dal paziente è paragonabile all’avere un sassolina nella scarpa o una puntina incastrata nella cute del piede.
Il dolore chiaramente si accentua alla sera, dopo essere stati in piedi o in seguito ad una lunga camminata.
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Inoltre, si può evocare esercitando una certa pressione con un dito.
L’occhio di pernice provoca ovviamente difficoltà a camminare correttamente e a rimare in piedi per molto. A volte, addirittura, può verificarsi in corrispondenza della lesione una borsa o una tasca piena di liquidi.
La diagnosi si basa sull’aspetto del tessuto ipercheratosico ispessito e duro. Il trattamento consiste nell’abrasione manuale del tessuto più dei cheratolitici che ne facilitano la rimozione.
Indossare scarpe morbide e come che non alterino la biomeccanica del piede, aiuta a prevenire le lesioni.
Vi consigliamo di prestarci attenzione ed eventualmente rivolgervi a chi di competenza.
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