La psoriasi è una malattia che provoca uno stato infiammatorio alla cute che in base ai casi può dare vita a disturbi lievi come anche più fastidiosi. Il Sole molto spesso è considerato un alleato contro questa patologia. Scopriamo insieme quanto c’è di vero in questa affermazione.
La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle piuttosto frequente che può riguardare ogni area del corpo ma le più colpite sono senz’altro le mani, i gomiti, le ginocchia, come anche i piedi.
I sintomi sono diversi e sfociano in:
- ispessimento;
- arrossamento;
- placche bianche pruriginose.
In genere, si ritiene che il Sole sia un alleato contro i sintomi. Scopriamo insieme quanto c’è di vero.
Psoriasi: il Sole fa bene?
Stando a quanto è emerso da alcuni studi una larga fetta di pazienti affetti dalla patologia in esame, durante l’estate registrano una scomparsa dei sintomi grazie alla maggior esposizione al Sole. Mentre in una piccola percentuale dei casi si assiste ad un peggioramento dei sintomi che tuttavia riguarda casi particolari.
Tornando agli effetti benefici del Sole questi sono dovuti al fatto che, mediante un aumento della sintesi di vitamina D, si verifica una riduzione della velocità con la quale le cellule crescono, con la conseguente diminuzione dello stato infiammatorio.
Ad ogni modo, il miglioramento della condizione della pelle durante l’estate, lo si deve non solo al Sole ma alla combinazione con l’acqua del mare.
Quest’ultima, dal canto suo, è in grado di ridurre le lesioni causate dalla patologia in esame, mentre i raggi del Sole svolgono un’azione:
- antinfiammatoria;
- rigenerante;
- calmante.
Ovviamente, si può godere di questi benefici sempre rispettando alcune regole che riguardano, ovviamente, una corretta esposizione alla luce solare che non deve mai avvenire nelle ore più calde e senza prima aver protetto la pelle con la crema solare.
Va precisato che anche se i raggi solari possono portare ad una scomparsa dei sintomi, le terapie non vanno sospese. Questo perché non rappresenta una terapia che va a soppiantare quelle tradizionali. In alcuni casi, questo comportamento potrebbe portare ad un aggravamento della propria condizione legata alla malattia.