Vi siete mai chiesti perchè le bottiglie di vino sono da 75cl? Ecco la risposta a una delle domande più popolari.
Perchè le bottiglie di vino sono da 75cl? Questa curiosità particolare è al centro di molte conversazioni e coglie impreparati. Infatti, si tende a dare per scontato il formato di questo genere di bottiglie che è così da sempre.
Ma ecco la risposta alla domanda più richiesta dagli amanti del vino e dell’enogastronomia: scompriamo insieme questa imperdibile curiosità.
Perchè le bottiglie di vino sono da 75cl?
Al giorno d’oggi, l’imbottigliatura di vino in formati da 75cl non è altro che uno standard internazionale imposto nel 1975. Secondo la Direttiva Europea sugli imballaggi 75/106, infatti, il vino doveva essere messo in commercio solo in formati da:
- 25cl
- 50cl
- 75 cl
- 1 litro
- 1 litro e mezzo
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Di tutti i formati, tuttavia, quello più utilizzato a livello internazionale è proprio quello da 75cl: questa scelta ha radici che ricadono quasi nel mito. Scopriamo le tre diverse ipotesi che hanno portato a questa scelta.
Esigenze d’osteria
Secondo una prima ipotesi, questo formato sarebbe il più diffuso per andare incontro alle necessità delle osterie. Questo formato, infatti, corrispoderebbe circa a 6 bicchieri di vino. Questa scelta, infatti, avrebbe permesso all’oste di non aprire più bottiglie del dovuto, calcolando la richiesta in base al numero degli ospiti.
Le bottiglie dei soffiatori di vetro
Secondo un’altra ipotesi, il formato da 75cl per le bottiglie di vino, dipenderebbe dalla capacità polmonare dei soffiatori di vetro. Gli antichi soffiatori vetrai, infatti, un tempo erano gli unici produttori di questo genere di bottiglie la cui forma e capienda dipendevano esclusivamente dalle loro abilità.
L’ultima ipotesi: una questione di peso
L’ultima ipotesi al vaglio riguarda una questione molto più pratica: il peso della bottiglia piena. Infatti, per avere un peso standard si decise di produrre una bottiglia che, riempita di vino, pesasse esattamente un chilo.
Al giorno d’oggi, tuttavia, questo standard è ormai variabile anche se è stato comunque seguito almeno fino al XX secolo.
