Ecco quali sono gli ingredienti del surimi; i bastoncini di pesce che si consuma soprattutto in estate per arricchire le insalate.
Si potrebbe pensare che sia un alimento esotico, ma non è così. Si tratta di un prodotto che è stato creato dall’industria alimentare per evitare di buttare gli scarti di lavorazione. I cilindri di colore arancione all’esterno e bianchi all’interno sono formati da vari tipi di pesce tritati tutti insieme ed arricchito con sostanze varie, soprattutto additivi. Vediamo nel dettaglio.
Perchè non consumare il surimi: ecco gli ingredienti
I surimi lo troviamo soprattutto sotto forma di prodotto congelato. Anche se ha il sapore del granchio non ha nulla a che vedere con il crostaceo, ma il sapore è dato dagli aromi artificiali.
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Tra i principali ingredienti oltre alla polpa di pesce che proviene dagli scarti di lavorazione o dai ritagli industriali troviamo:
- acqua
- amido
- amido di frumento
- albume d’uovo reidratato per rendere il composto più chiaro
- oli vegetali: di solito vengono usati grassi di bassa qualità come quello di colza o di palma
- aromi soprattutto quello di granchio
- zucchero e sale per poterli congelare
- stabilizzanti: sorbitolo, polifosfati, esaltatore di sapidità
- glutammato monosodico
- colorante: estratto di paprica
La quantità di pesce è molto bassa, parliamo di un 30-40% e sempre costituita da scarti industriali. Difficile a volte risalire ai pesci usati; di solito vengono usati scarti che derivano dalla manipolazione di pesci come i nemipteri, il suri, lo sgombro di Atka e specie di carpa asiatica.
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In conclusione si tratta di un prodotto non sano dal punto di vista nutrizionale. Meglio scegliere un pesce fresco o anche surgelato del quale si conosce la lavorazione e la provenienza. Ad esempio nell’insalate possiamo aggiungere del tonno, dello sgombro o delle acciughe per arricchirle e renderle più appetitose. Questi pesci, soprattutto gli ultimi sono ottimi da un punto di vista nutrizione e sono anche abbastanza economici se paragonati al surimi.