Lo shock anafilattico rappresenta un’urgenza medica, che si verifica molto frequentemente. Vediamo come gestire questa evenienza.
Chiunque abbia fatto esperienza dello shock anafilattico, sa bene quanto possa mettere in allarme le persone. Si tratta infatti di una reazione allergica di estrema gravità.
Questa reazione colpisce l’organismo nella sua interezza, coinvolgendo anche il cuore. Ed è proprio questo l’aspetto più allarmante. Vediamo allora cosa provoca uno shock anafilattico e le terapie più idonee.
Bisogna distinguere lo shock anafilattico dalle comuni reazioni allergiche. Infatti ciò che caratterizza lo shock anafilattico, rispetto in una normale reazione allergica, è che la reazione immunitaria anomala si verifica entro pochissimi minuti dal contatto con un allergene. Inoltre questo contatto scatena una reazione particolarmente severa. Ecco infatti i sintomi di uno shock anafilattico:
Per quanto riguarda i fattori in grado di scatenare una reazione di questo tipo, ne sono svariati. I più frequenti sono:
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Il farmaco salvavita, da somministrare in questi casi, è l’adrenalina. Infatti si consiglia alle persone potenzialmente a rischio di reazioni allergiche molto gravi, di portare sempre con sé delle siringhe predosate di adrenalina. Si tratta di fiale di facile utilizzo, per uso intramuscolare.
Dopo l’adrenalina, occorre recarsi in ospedale, dove si somministrano eventualmente l’ossigenoterapia e farmaci come cortisonici e antistaminici.
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