Il prezzemolo è tossico? E’ la domanda che in molti si pongono sull’erba aromatica tra le più utilizzate soprattutto in estate. Ecco la risposta degli esperti.
Il Petroselinum Hortense, questo il nome botanico, si usa molto in cucina, anche se storicamente era conosciuto principalmente per le sue proprietà medicinali, da cui la frase “in mezzo come il prezzemolo“. Inoltre da molti popoli antichi era anche considerato “pianta sacra”.
Scopriamo allora a cosa serve e quali sono le controindicazioni e se è vero che il prezzemolo è tossico.
LEGGI ANCHE: PREZZEMOLO IN VASO: CONSIGLI SU COME COLTIVARLO
Il prezzemolo è una pianta perenne se spontanea, mentre se coltivata è solo biennale. Ha uno stelo alto anche fino agli 80 cm e foglie verdi con margini frastagliati. Viene raccolto durante la stagione calda e per questo utilizzato soprattutto nella stagione estiva.
Diverse le proprietà di foglie, gambi e radici:
Oltre però a tutti questi benefici, derivanti dal suo contenuto vitamine, soprattutto C, A e K, e sali minerali, con in testa il potassio, seguito da calcio, fosforo e ferro, il prezzemolo ha anche delle controindicazioni.
Naturalmente, come per tutti i vegetali, i benefici sono massimi se utilizzato a crudo, perché alcune vitamine sono termo-labili e perché alcuni principi possono aumentare la loro tossicità con la cottura.
LEGGI ANCHE: GLI AROMI IN CUCINA: SPEZIE E PIANTE AROMATICHE
Dopo i vantaggi è bene conoscere i motivi per i quali quest’erba aromatica è sconsigliata in modo particolare durante la gravidanza e l’allattamento, soprattutto se in dosi elevate.
In gravidanza va evitato perché favorendo le contrazioni uterine potrebbe aumentare il rischio di aborto. Storicamente l’aborto infatti poteva essere provocato attraverso l’apiolo, il principio attivo contenuto nell’olio essenziale del prezzemolo. Naturalmente per ottenerlo occorrono grandi quantità di quest’erba ed il rischio è anche per la donna.
Durante l’allattamento invece il prezzemolo è sconsigliato perché può dare al latte materno un sapore sgradevole e perché, in alcuni casi, può limitare o bloccare la produzione di latte.
Va inoltre evitato o limitato in caso di epatite e di malattie renali.
In caso di dubbio, in ogni caso, sempre meglio sentire il medico.
Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare…
Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta. Ecco tutte le curiosità della…
Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui. Tutto sul nuovo…
Il direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,…
Il covid ha seriamente messa a dura prova le persone in tutto il mondo, motivo…
Nel corso degli ultimi mesi sono stati numerosi i cambiamenti in relazione allo smart working,…