Può capitare che, di notte, si accusino le braccia addormentate durante il sonno. Il fenomeno può essere dovuto a molteplici cause. Scopriamo insieme quali sono le più comuni e come rimediarvi.
Spesso, al cune persone possono soffrire di una sensazione di intorpidimento delle braccia durante il sonno. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un fenomeno che non genera dolore ma soltanto un fastidioso formicolio.
Questa condizione va accuratamente analizzata insieme alla comparsa di altri sintomi concomitanti per escludere la presenza di patologie più gravi quali tumore o ictus.
Braccia addormentate: cause e rimedi
Quando si soffre di questa condizione, nella maggior parte dei casi, è dovuta alla pressione esercitata sugli arti, impedendo il corretto fluire del sangue verso i nervi che reagiscono all’assenza dell’afflusso del sangue, provocando un formicolio momentaneo.
Questo fenomeno prende il nome di parestesia e deve essere urgentemente indagata nel caso in cui si manifesti insieme ad una serie di sintomi tra cui:
- dolore;
- difficoltà alla vista;
- difficoltà nel parlare;
- vertigini.
Al di la di questo, si tratta di un disturbo che tende a passare da solo modificando al posizione del corpo.
Tra le cause più comuni c’è la ritenzione idrica. Soprattutto in determinati periodi, come quello mestruale, il corpo può apparire più gonfio con la conseguente sensazione di formicolio.
Quando però quest’ultimo si estende anche alle mani, allora si può essere in presenza di della sindrome del tunnel carpale che comporta la compressione del nervo mediano.
Questa condizione è favorita dalla ripetizione dei movimenti come digitare su una tastiera o lavorare con macchinari, può attivarlo.
Le persone diabetiche possono soffrire di neuropatia periferica che comporta dei danni ai nervi e, quindi, accusare la sensazione di formicolio alle braccia. Tra le condizione è causata dai valori elevati e persistenti di zucchero all’interno del sangue.
Infine, tra le cause più comuni c’è anche una carenza di vitamina B che richiede di essere compensata attraverso l’assunzione di integratori. I più colpiti da questa condizione sono sicuramente gli anziani ma ance chi fa eccessivo uso di alcool o le persone affette da anemia perniciosa.