Per proteggere i bambini, è importante conoscere le norme di pronto soccorso per agire in maniera corretta in caso di piccoli incidenti. Scopriamo quali sono.
Quando si hanno dei bambini, possono capitare dei piccoli incidenti che richiedono un intervento tempestivo per evitare che abbiano conseguenze più gravi.
Di seguito vi spieghiamo come comportarvi in vari casi, dall’ingestione di corpi estranei ai traumi, alla scossa elettrica.
Colpo di calore: i sintomi possono essere diversi e variano in base alla persona e alla gravità del caso. Tra i più comuni ci sono:
La prima cosa da fare è quella di eseguire degli impacchi freddi da applicare su inguine o ascelle e dare da bere al bambino molta acqua.
Se i sintomi non tendono a scomparire, è bene contattare il pediatra che deciderà come agire.
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Ingestione di corpi estranei: se si tratta di oggetti dalle piccole dimensioni, in genere, si fermano all’interno dello stomaco per poi essere espulsi con le feci.
Ma quando l’oggetto è più grande, può causare difficoltà a deglutire con conseguente dolore e sanguinamento.
La pima cosa da fare è evitare, in caso di sintomi, di dare da mangiare al bambino e portarlo al Pronto Soccorso.
Se invece il bambino non presenta sintomi è consigliato assumere cibi ricchi fibre e amidi quali ad esempio pasta o legumi. Se l’oggetto ingerito non dovesse essere espulso dalle fece entro 3 giorni, è bene contattare il medico e esporgli il problema.
Quando il cibo va di traverso il discorso cambia. Ci sono casi in cui il bambino con un colpo di tosse o vomito riesce ad espellere il corpo estraneo; negli altri casi può essere utile adagiarlo a pancia in giù sulle gambe a pancia e dare dei colpetti tra le costole. Questa manovra è in dicata nei bambini che non superano l’anno di età.
Se il corpo estraneo si trova nelle orecchie o nel naso, non eseguite tentativi di rimozione, ma contattate il medico per evitare di causare eventuali danni al condotto uditivo o alle cavità nasali.
I traumi possono riguardare varie parti del corpo. Nei bambini, i più frequenti sono quelli ai denti e ai genitali.
Nel primo caso, quello del trauma dentale, la conseguenza può essere la fuoriuscita di sangue dalle gengive, spostamento del dente, caduta. E’ necessario ricorrere al dentista in caso di:
In quest’ultimo caso, è importante condurre il bambino dal dentista che, una volta riposizionato il dente, prescriverà un antidolorifico e un’alimentazione a base di cibi morbidi. Nel caso, invece, dei denti da latte, non ci sono particolari indicazioni.
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In caso di trauma ai genitali, invece, i sintomi vanno dal gonfiore al sanguinamento.
In questo caso, per dare sollievo alla zona, applicate del ghiaccio e, sempre sotto indicazione del medico curante, date al bambino un antidolorifico.
Se il trauma provoca sanguinamento sentite immediatamente il parere del medico.
Infine, per evitare rischi per i bambini, bisogna accertarsi di tenere fuori dalla loro portata fili scoperti, prolunghe, prese non adeguatamente protette in particolar modo nelle abitazioni sprovviste di salvavita.
In genere, quando la scossa è lieve il bambino riesce a staccarsi da solo dall’oggetto da cui ha avuto origine la scossa, senza particolari conseguenze.
In alcuni casi, invece, il contatto può essere prolungato e provocare un’ustione. In questo caso, la prima cosa da fare è staccarlo con un oggetto di legno e contattare subito il medico. In altri casi ancora, la scossa può essere molto grave e causare una folgorazione. staccate immediatamente il bambino dal contatto e chiamate un’ambulanza e, se potete, praticate una rianimazione.
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