Provi fastidio a tavola per il rumore degli altri che masticano? Non sei il solo e c’è una spiegazione scientifica con tanto di nome nome.
Avete mai provato malessere a tavola per il rumore che gli altri fanno masticando? Ecco, questo fatto ha un nome ben preciso: si chiama misofonia.
Scopriamo di che si tratta e perché accade.
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Misofonia e rumore a tavola: perché proviamo fastidio e rabbia
Quando si parla di misofonia non ci si riferisce solo al rumore di chi mastica ma in generale ad alcuni tipi di rumori.
Si tratta di un disturbo, di una condizione scoperta dagli esperti negli ultimi 20 anni e non prima.
Innanzitutto i suoni che fanno scattare queste reazioni sono diversi e non tutti allo stesso modo:
- il rumore di chi mastica
- il respiro pesante
- il russare
- lo sbadiglio
- il singhiozzo
- la deglutizione (anche di liquidi)
- il pianto dei bambini
- il verso di alcuni animali
- alcuni suoni ambientali.
Le reazioni possono essere diverse e sono determinate dal cervello che in reazione al fastidio ordina al nostro organismo di reagire fuggendo o “attaccando”. Ecco quindi spiegati alcuni comportamenti ai limiti della violenza che possono essere generati da situazioni del genere.
In chi soffre di misofonia infatti la reazione può variare, passando da:
- fastidio a rabbia
- ansia a panico.
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Cure e cause
Non esiste al momento una cura per questo disturbo ma si possono attuare alcuni accorgimenti:
- cercare di evitare il più possibile le fonti dei rumori “molesti”
- trovare soluzioni per “attutire” o coprire i suoni (es. indossare cuffie con musica, tappi, ecc.)
- iniziare una terapia psicologica che aiuti ad evitare reazioni eccessive.
Importante, infine, è informare gli altri del nostro disturbo, spiegando loro che alcuni rumori “normali” per noi sono intollerabili e fastidiosi, e che ciò non è volontario. Non bisogna infatti provare vergogna nello spiegare cos’è la misofonia, nel dire quali i rumori che non tolleriamo e quali le eventuali reazioni che possono scatenare in noi. Ciò permette di mantenere buone relazioni e di sentirsi accettati.
Infine, parlando di cause, non si è ancora fatta sufficiente chiarezza a livello scientifico ma si parla di disordine neurologico e probabile connettività anomala tra le diverse aree cerebrali.