Mediterranei e rustici sono diffusi soprattutto nelle regioni più calde d’Italia: ecco come fare a coltivare i capperi nell’orto della propria casa.
Il cappero è una pianta mediterranea la cui crescita e coltivazione è diffusa soprattutto nelle regioni più calde del nostro Paese. Questo perchè questo arbusto teme il gelo mentre cresce rigoglioso con un’abbondante esposizione al sole.
Le parti commestibile che noi conosciamo e che si conservano sotto sale o sotto olio non sono altri che i boccioli dei futuri fiori di queste piante: si possono, però, tranquillamente consumare anche i frutti.
Ma come coltivarli? Ecco una guida che sarà davvero utile ad arricchire il vostro orticello domestico.
Quella dei capperi è una coltivazione perenne che richiede solo tanto sole e davvero poche cure. Cresce, infatti, anche nelle vecchie mura a secco! L’elemento fondamentale per coltivarli, dunque, sarà il clima.
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Esso deve essere molto caldo e con ore abbondanti di esposizione al sole: ricordate di proteggere questi arbusti dal freddo in inverno, mettendoli a riparo dalle intemperie. Per quanto riguarda il terreno, invece, esso deve essere sassoso, arido e non eccessivamente umido altrimenti la pianta morirebbe.
Avete queste entrambe condizioni? Ecco allora come fare!
La semina del cappero non è propriamente semplice: l’arbusto richiederà molto tempo prima di arrivare a produrre boccioli, fiori e frutti. La semina deve avvenire in primavera dalla fine di febbraio fino a fine marzo: in questo ultimo mese si può seminare anche direttamente nel terreno dell’orto.
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Una volta piantati i semi essi andranno coperti con un velo di terra e un’abbondante annaffiata. Le piantine andranno, poi, trapiantate nell’orto vero e proprio dopo un anno: l’arbusto, infatti, cresce davvero molto lentamente.
Avete seminato a marzo? Potrete avere il vostro primo raccolto non prima del mese di giugno dell’anno successivo a quello della semina.
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