E’ estate e tempo di vacanza, occhio alle truffe! La Polizia Postale lancia l’allarme e dispensa consigli per evitare di farsi fregare. Ecco cosa occorre sapere.
Grazie ai Green Pass e alla riduzione dei contagi sono sempre di più gli italiani che stanno organizzando le vacanze, con aumenti delle prenotazioni di oltre il 30%. Con queste sono però in aumento anche i tentativi di truffa, soprattutto legati alle case vacanza.
Cosa è bene sapere per non cadere nella trappola.
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La Guida di Altroconsumo, Polizia Postale e Airbnb contro le truffe sulle casa vacanza
L’ultima tendenza che va per la maggiore è la casa vacanza. Si tratta di case in luoghi turistici e città d’arte affittate a turisti per periodi brevi da persone chiamate host. Il periodo minimo e massimo di affitto è di 1 settimane e di 3 mesi.
Si tratta quindi di strutture ricettive senza personale né ristorazione, a differenza di alberghi e hotel.
Con il Covid è aumentata notevolmente la domanda per la facilità a prenotare online.
La piattaforma Airbnb e la Polizia Postale hanno deciso di lanciare una campagna per aiutare gli utenti ad evitare le truffe via web.
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“In vacanza come a casa”: la guida da conoscere
Il primo alert riguarda il profilo dei truffatori. Nella guida ne vengono descritti 3:
- “il cervello in fuga“: in questo il potenziale truffatore si presenta come una persona che risiede all’estero, che non può accogliervi di persona, e che richiede un bonifico internazionale, e che ha fretta di chiudere il contratto. Spesso viene usato il logo di Airbnb su siti e fatture. Dopo aver inviato l’anticipo sparisce.
- “tecnico informatico“: è colui che ha inserito un annuncio sulla piattaforma di Airbnb ma che chiede di continuare la trattativa al di fuori.
- “il compare“: spesso pubblica un annuncio su Airbnb senza recensioni ma una volta contattato propone uno sconto se si conclude la trattativa al di fuori della piattaforma.
Molto importanti anche le modalità di pagamento: se non si paga attraverso il sito insospettitevi. Ricordate che Airbnb accetta solo pagamenti con carta di credito, i cui importi vengono inizialmente trattenuti e girati all’host solo dopo l’avvenuto checkin, se e solo se il guest è soddisfatto della scelta.
Riassumendo:
- no caparre,
- no bonifici,
- occhio al sito Airbnb, ci sono purtroppo alcuni siti cloni, e alle recensioni
- attenzione ai prezzi troppo bassi per periodi di altissima stagione.