Secondo uno studio condotto da ricercatori inglesi, ci sono alcuni indumenti che possono inficiare la qualità del sonno. I ricercatori hanno stilato una classifica degli indumenti che peggiorano sensibilmente il sonno e la sua qualità. Scopriamo insieme di quali si tratta e se è meglio dormire nudi o vestiti.
Uno studio condotto da ricercatori inglesi ha voluto analizzare un campione di più di 2mila e cinquecento persone valutando quanto il modo in cui andavano a letto, se vestiti o nudi, sia in grado di influenzare la qualità del sonno.
Scopriamo cosa è emerso dall’indagine commissionata da thedozyowl.co.uk.
Dormire nudi o vestiti? La risposta da uno studio inglese
Prima di svelare il risultato emerso dall’indagine, va precisato che il riferimento utilizzato per stabilire la classifica sono è stato il tempo trascorso durante la fase REM.
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Ciò detto, il risultato emerso è che a dormire meglio erano coloro che andavano a dormire senza veli. Nello specifico, questi trascorrevano più del 26 per cento del sonno nella fase REM. A seguire, c’erano le persone in:
- pantaloncini e maglia a maniche corte, con il 26%;
- mutande/boxer, con il 25,5%;
- mutande/boxer e maglia a maniche lunghe, con il 25%.
Ovviamente, soprattutto in estate, quando le temperature sono molto elevate, per molte persone è naturale decidere di dormire nudi, tuttavia, il problema può nascere in inverno.
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Le temperature molto basse, infatti, rendono piuttosto difficile la scelta di dormire senza veli. In questo caso, i ricercatori inglesi hanno stilato una classifica degli indumenti che maggiormente peggiorano il sonno, ecco quali:
- camicia da notte a maniche corte, con il 23,5%;
- camicia da notte a maniche lunghe, con il 20%.
Inaspettatamente, in fondo alla classifica, troviamo il pigiama con appena il 17 per cento. Le persone che hanno partecipato allo studio e che indossavano questo indumento, di fatti, sono state quelle che inaspettatamente hanno trascorso il minor tempo in fase REM.