Le vongole sono i frutti di mare più amati in assoluto. C’è però un aspetto negativo: sono piene di sabbia! Scopriamo insieme i trucchi per toglierla!
Le vongole possono essere di diverse varietà: le più conosciute sono le veraci o i lupini. Si prestano a mille ricette, anche se gli spaghetti sono il piatti forte.
Scopriamo insieme i trucchi dei ristoranti per eliminare tutta la fastidiosa sabbia.
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Tutti sanno che le vongole si trovano sotto la sabbia e per questo motivo il rischio, cucinandole, è che i piatti presentino poi granellini fastidiosi quando si mangia.
Per prepararle occorre farle spurgare.
In linea di massima più tempo le lasciate a spurgare maggiore la quantità di sabbia che viene espulsa.
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Prendete le vongole e immergetele in una ciotola di acqua e sale fino a coprirle. Per mezzo litro di acqua considerate almeno 5 cucchiai di sale fino.
Lasciatele minimo 2 ore, ma anche fino a 4. Se il tempo è lungo e la temperatura alta conviene metterle in frigo coperte con un coperchio o con uno strofinaccio.
Un primo trucco è usare uno scolapasta così le vongole man mano che si aprono a grazie all’acqua salata non rivengono a contatto con la sabbia che hanno spurgato.
Dopo un’ora potete sciacquarle e cambiare l’acqua riaggiungendo il sale fino o grosso.
Fatto ciò le vongole dovrebbero essere pronte per essere cucinate. Ma c’è un passaggio che non tutti conoscono e che assicura una maggiore garanzia di assenza di sabbia.
Se avete modo di entrare in una cucina di ristorante nel momento in cui deve preparare spaghetti con le vongole sicuramente avete avuto modo di vedere come fanno:
Questa operazione, molto brutale, ha lo scopo di far aprire le vongole morte che al loro interno hanno ancora sabbia. Con lo sbattere queste si aprono e così la sabbia residua viene lavata via.
A questo punto le vongole sono pronte per essere cucinate. Naturalmente vanno eliminate quelle rotte o già aperte.
Una volta cotte potete anche filtrare il sughetto che si è creato, lasciandolo anche depositare per una decina di minuti.
Tutto chiaro? Non vi resta che provare!
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