Variante Delta, l’ultima variante in ordine cronologico del Covid-19 si sta diffondendo in tutto il mondo. Scopriamone sintomi e diffusione.
La variante Delta del Covid-19, o variante indiana perché comparsa per la prima volta in India ad ottobre 2020, è oggi oggetto di preoccupazione.
Dopo la variante inglese è al momento la più contagiosa: sono infatti in aumento in tutto il mondo i casi e l’OMS prevede che per fine agosto sarà la variante predominante.
Ma come capire se l’abbiamo presa?
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La variante Delta, rispetto alla variante Alpha, ossia quella inglese, presenta una trasmissibilità maggiore di circa il 50%. Ciò può essere spiegato anche dalla riduzione delle misure restrittive all’interno e tra i diversi Paesi.
Ciò che preoccupa è che, nonostante il numero crescente di vaccinati e il clima, in teoria favorevole, stanno aumentando i contagi anche in Italia.
Secondo gli ultimi dati scientifici è possibile indicare i sintomi più diffusi con i quali si manifesta quest’ultima variante del virus Sars-CoV-2.
Eccoli di seguito:
Sembrano i sintomi di un normale raffreddore senza febbre. Ciò se da una parte ci tranquillizza perché sono sintomi più leggeri, dall’altra preoccupa perché ciò potrebbe passare per inosservato l’eventuale contagio avvenuto.
Inoltre lo starnuto è tra i sintomi più diffusi e tutti sappiamo come lo stesso sia un mezzo importante di diffusione del virus se non “parato” adeguatamente da mascherina o gomito.
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La domanda che molti si pongono, visto che sono sempre di più le persone che si sono sottoposte a vaccino, è se i vaccini proteggono contro la variante Delta.
Secondo quanto diffuso dagli esperti i vaccini al momento disponibili in Italia proteggono contro tutte le varianti finora conosciute. Proteggere però non significa che non ci si possa contagiare, ma che se ci si contagia i rischi di ricovero e decesso sono minimi.
Naturalmente la protezione è maggiore se si è concluso il ciclo vaccinale. Chi infatti ha ricevuto una sola dose rischia di più.
In ogni caso il vaccino protegge dai sintomi peggiori e dall’aggravamento e riduce la durata dei sintomi.
L’allarme legato alla variante Delta ci spinge a mantenere le precauzioni, e quindi:
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