È arrivato finalmente il momento di partire dopo una lunga sessione di lavoro, ma il cruccio più grande è quello di non sapere come annaffiare le piante in vostra assenza.
Fortunatamente se non doveste riuscire a trovare un modo per annaffiare le piante, loro hanno modo di adattarsi, essendo predisposte a determinate situazioni di emergenza: come l’eccessivo calore o la carenza di acqua. Non tutte naturalmente!
Esistono però dei modi per far si che non vi muoiano!
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Metodi e indicazioni per piante sempre rigogliose!
Molte persone in confidenza con i vicini chiedono la cortesia di poter annaffiare le piante per loro, ma altre invece non potendo, ricorrono ad alcuni rimedi e indicazioni come:
- incominciate a prendere in considerazione la cultura idroponica;
- posizionate tutte le piante in un unica stanza arieggiata e luminosa;
- evitate di concimarle prima di partire, in modo che non crescano e non venga stimolata la vegetazione in vostra assenza risultando controproducente;
- ricoprite la terra con torba, in modo da ridurne l’evaporazione;
- eliminate i sottovasi in modo da evitare il ristagno, nuocendo gravemente alle piante perché potrebbero marcire le radici;
- utilizzate un determinato terriccio con fibra di cocco , permettendo l’assorbimento di acqua fino al 50%.
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Ecco 3 rimedi semplici!
Sifone comunicante: vi occorre un semplice secchio e della corda. Riempite il vaso di acqua per metà, intrecciate dei fili di lana, inumidendoli nel secchio. Posizionate l’estremità dei fili nel secchio d’acqua e l’altra nella terra del vaso per 3 centimetri.
La pacciamatura: per mantenerle umide, potete dosare la ghiaia, la corteccia o altri tipi di materiali validi.
Annaffiatura e capillarità: è possibile utilizzare e inserire degli irrigatori o coni di terracotta, mediante dei tubicini, che raccoglieranno la giusta quantità d’acqua dal contenitore.