Il marimo è una speciale alga giapponese molto di moda negli ultimi tempi: ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa bizzarra creaturina.
Il marimo, o Cladophora Aegagropila, è un’alga decorativa che è coltivata come se fosse una vera e propria pianta domestica. Appartenente alla famiglia delle Cladophoraceae è ospitata in soli tre laghi d’acqua dolce al mondo: in Giappone, in Islanda e, infine, in Estonia.
E’ davvero poco impegnativa e facilissima da tenere: per questo è molto famosa e richiesta. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa alga così speciale.
Il marimo: tutto ciò che c’è da sapere sull’alga più famosa del momento
La parola “marimo” in lingua giapponese significa “biglia”: con questo nome è indicata un’alga di acqua dolce a forma di palla dalle dimensioni di circa 3-10cm. Il suo colore è un verde molto scuro ed è in grado di assorbire alte quantità di nitriti e nitrati e di trasformarli in ossigeno.
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Questa pianta acquatica porta con sè una simbologia molto profonda e legata all’amore: la mitologia giapponese narra di due innamorati che fuggirono dalle famiglie e si rifugiarono lungo le rive del lago Akan. In questo luogo, per far sì che il loro amore sopravvivesse in eterno trasformarono i loro cuori in tanti marimo.
Come trattarli?
Considerati un portafortuna, queste piante acquatiche vivono all’incirca 200 anni e crescono di circa 5mm ogni anno. Crescono sui fondali e per questo motivo sono abbastanza versatili: riescono ad adattarsi anche ad acque molto fredde e ad ambienti molto bui.
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Di contro, è importante sapere che non amano la luce solare diretta e le acque a temperature superiori i 25°C: per questo bisogna fare molta attenzione.
L’acqua contenuta nella sua vaschetta, se tenuta in casa, va cambiata tassativamente ogni due settimane: il marimo, invece, andrà sciacquato e strizzato molto delicatamente. Alla vaschetta, inoltre, di tanto in tanto sarà bene anche aggiungere dell’acqua gasata.