La febbre è il primo segnale che il nostro corpo sta reagendo a virus e batteri. E’ quindi molto importante per la nostra salute e non va eliminata. Al massimo la si può controllare.
La febbre, intesa come alterazione della temperatura corporea, è quindi la prima barriera alle aggressioni che provengono dall’esterno: è utile e va contenuta solo se supera certi livelli.
Si può parlare di febbre vera e propria solo quando si supera la temperatura di 37,5°. Scopriamo perché viene e come gestirla.
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La febbre è un’amica da conoscere
La febbre è un importante “mezzo” di guarigione contro batteri e virus ma non solo. Può venire infatti in seguito a infezione, ma anche in caso di colpi di calore, traumi, ecc.
Occorre fare attenzione a non allarmarsi in caso di leggera alterazione della temperatura perché le cause possono essere anche semplici sforzi dovuti ad esempio all’attività fisica, o durante l’ovulazione delle donne, o addirittura dopo aver mangiato tanto.
Normalmente si presenta all’improvviso e può durare più giorni. Se persiste, anche se bassa, per periodi lunghi, intendendo alcune settimane, è il caso di sentire il medico.
A livello medico la febbre è il risultato dell’aumento dei globuli bianchi, le cellule che contrastano l’azione di virus e batteri. Lo svolgimento del loro compito è agevolato dallo stimolo che giunge al cervello di far aumentare la temperatura corporea, con lo scopo di uccidere e impedire la crescita di eventuali patogeni.
Come si misura la febbre
La febbre viene misurata grazie all’uso di un termometro. I luoghi migliori sono:
- ascella
- inguine
- sotto la lingua
- e, in caso di bambini piccoli, nel retto considerando che la temperatura misurata va abbassata di 0,5°.
Il tempo di misurazione può variare a seconda della zona ma in media il termometro va mantenuto per 3-5 minuti.
Gli esperti consigliano di effettuare la misurazione almeno due volte al giorno, al mattino e la sera e di non farlo subito dopo aver mangiato o bevuto alimenti caldi.
Le diverse fasi della febbre
E’ bene conoscere i diversi momenti di manifestazione ed evoluzione della febbre:
- all’inizio, quando sale la temperatura, aumenta il battito cardiaco, si possono provare brividi, si riduce il senso di fame e il respiro si fa più corto
- successivamente la temperatura che ha raggiunto un dato livello si stabilizza e si inizia a sudare. Nei bambini se la febbre supera i 39° possono presentarsi le convulsioni febbrili
- infine la febbre sparisce, spesso da sola, nel giro di poche ore o di alcuni giorni.
Come mandarla via quando serve
Gli antipiretici sono farmaci antifebbrili che contrastano l’aumento di temperatura e riducono gli eventuali dolori. Altri farmaci che si possono utilizzare sono i FANS o antinfiammatori non stereoidei.
Nessun farmaco andrebbe usato prima che la temperatura raggiunga i 38,5°, proprio perché la febbre è la prima “cura” che il nostro corpo mette in azione. Possono però essere somministrati in caso di dolore o fastidio.
In alternativa ai farmaci è possibile ricorrere ai famosi “metodi della nonna” che favoriscono la dispersione di calore e la riduzione della temperatura:
- spugnature fredde ma non ghiacciate
- aumentare l’idratazione, facendo bere molto il paziente
- il riposo
- indossare elementi leggeri
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Quando sentire il dottore
Poiché la febbre è un sintomo, se persiste è bene indagare rivolgendosi al medico.
Altri casi in cui è necessario sentire il dottore sono:
- se la febbre interessa neonati o anziani
- quando la temperatura supera i 39,5°
- se non si abbassa nemmeno con i farmaci
- quando si accompagna a vomito e diarrea.