L’apnea notturna è un disturbo molto diffuso ma che ha più incidenza in una precisa categoria di individui: ecco il rischio di chi parliamo e come comportarsi.
L’apnea notturna, più scientificamente definita nell’ambito della sindrome delle apnee ostruttive del sonno, è una patologia ancora poco conosciuta e il cui studio è ancora in fase di sviluppo. Spesso sottovalutata, se non correttamente trattata e diagnosticata può anche comportare alcuni problemi e rischi per la salute.
Di solito si pensa che siano gli individui in condizione di obesità ad essere più a rischio: la scienza tuttavia rivela che c’è ben altra categoria di insospettabili che ne soffre.
Scopriamo insieme la categoria più a rischio nello sviluppo di apnee notturne!
Apnea notturna: la categoria più a rischio è insospettabile
Circa 70mila italiani hanno di recente deciso di compilare un sondaggio che è stato utile per una ricerca scientifica. La materia in questione è stata l’apnea notturna e il risultato ha evidenziato una scoperta interessante.
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Dei 70mila italiani che si sono sottoposti allo studio, infatti, è stato evidenziato che circa il 70% di essi è ad alto rischio di soffrire di questa patologia molto pericolosa e fastidiosa. Di questo 70%, la maggior parte, è composto da uomini over 50.
Sono dunque gli uomini oltre i 50 anni ad essere la categoria più a rischio di sviluppare un disturbo del genere. Secondo la stessa ricerca qualcosa si è mosso anche sul fronte delle donne: della totalità del campione femminile, circa il 44% è a rischio.
Come prevenire l’insorgenza?
Ci sono alcuni indicatori che, se tenuti sotto stretto controllo, possono aiutare a prevenire l’isorgenza della patologia respiratoria notturna.
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Uno dei primi fattori-sentinella è il russamento notturno: enfatizzato anche da episodi di interruzione del respiro, incide sulla comparsa del disturbo.
In questo caso è sempre bene rivolgersi a uno specialista per una diagnosi e un trattamento adeguato.