L’omeprazolo è un principio attivo usato in moltissimi farmaci di varia natura, utilizzati principalmente per problemi gastrici per la troppa acidità.
Può capitare ad alcuni individui, dopo mangiato o prima di andare a dormire, di sentire bruciore allo stomaco e in alcuni casi al petto, se si soffre di reflusso gastrico. In questo, e tanti altri casi, viene consigliato l’assunzione di farmaci a base di omeprazolo.
Questo farmaco è un inibitore della pompa protonica, aiuta a ridurre e controllare i succhi gastrici nello stomaco. Viene utilizzato per evitare lesioni da altri farmaci come i FANS, a trattare le ulcere (incluse quelle causate da Helicobacter pylori), a trattare la sindrome di Zollinger-Ellison e a prevenire il bruciore di stomaco assumendolo prima che si presenti.
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Come e quando utilizzare l’omeprazolo?
I farmaci a base di Omeprazolo possono essere assunti in capsule, compresse o bustine granulari a sospensione orale. Questo farmaco può essere assunto sia durante i pasti che a stomaco vuoto, generalmente al mattino.
Se si utilizzano le capsule, si raccomanda di non masticarle o danneggiarle durante l’uso, ma di assumerle per via orale con mezzo bicchiere d’acqua. Solitamente la terapia prescritta dal medico prevede, in base alle patologie e ai disturbi:
Ulcere duodenali: l’assunzione di una compressa al giorno da 20 mg, a più di un’ora prima dei pasti, per due settimane, prolungando il trattamento per altre 2 fino alla cicatrizzazione dell’ulcera.
Reflusso gastroesofageo: le dosi consigliate possono salire dalle 2-3 compresse al giorno prima dei pasti. Se l’esofago è leggermente danneggiato, le dose da assumere è di 20 mg al giorno per un periodo di 4-8 settimane. È possibile, se il problema non si fosse risolto, di aumentare la dose fino a 40 mg al giorno per altre 8 settimane.
Ulcere da Helicobacter pylori: la terapia di solito è di due compresse da 20 mg al giorno per 7 giorni. Bisogna assumere una compressa da 20 mg al mattino, 1 volta al giorno.
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Controindicazioni ed effetti collaterali
Secondo i molti studi svolti sull’omeprazolo, si deduce un incremento nel rischio di fratture ai polsi, anca e colonna vertebrale, se il farmaco viene assunto per lunghi periodi o da più di un anno. Si sconsiglia assolutamente l’assunzione di omeprazolo nel caso di:
- Allergie a Omeprazolo, Esomeprazolo, Lansoprazolo, Pantoprazolo, Delansoprazolo, Rabeprazole e ai loro eccipienti.
- Se si ha sofferto di malattie epatiche e di bassi livelli ematici di magnesio.
- In gravidanza o allattamento.
- Quando si assumono medicinali fitoterapici e integratori, tra cui: antibiotici, anticoagulanti, Cilostazolo, Digossina, Disulfiram, Benzodiazepine, Atazanavir, integratori di ferro, Nelfinavir, Fenitoina, Saquinavir, Tacrolimus, Metotressato, ketonazolo e antimicotici.
Potrebbero esserci altre controindicazioni in base al farmaco e alla sua formulazione, si ricorda, quindi, di leggere attentamente il foglio illustrativo. Gli effetti collaterali dell’omeprazolo possono essere:
- vomito e nausea;
- emicrania;
- costipazione;
- eccessiva produzione di gas intestinali.
Se invece si presenta uno di questi sintomi si consiglia di contattare subito il medico:
- battito cardiaco irregolare e spasmi muscolari;
- difficoltà respiratorie;
- orticaria, prurito e rash cutanei;
- febbre, convulsioni e raucedine;
- gonfiore al volto, occhi, labbra, mani, collo, lingua;
- capogiri, tremori e mal di stomaco.
Avvertenze prima di assumere il farmaco!
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