Paracetamolo e ibuprofene quali sono le differenze da conoscere. Le informazioni utili.
Tutti, più o meno, li abbiamo presi contro qualche dolore o per far scendere la febbre. Entrambi sono analgesici ma sono farmaci diversi. Stiamo parlando di paracetamolo e ibuprofene, due farmaci diffusissimi.
Scopriamo insieme quali sono i loro principi attivi e perché sono differenti.
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Il paracetamolo e l’ibuprofene sono due farmaci da banco – si possono acquistare in farmacia senza ricetta – e di uso comune. Sono entrambi antipiretici e antidolorifici, li prendiamo, infatti, per abbassare la febbre o alleviare dolori come il mal di testa o il mal di denti.
Nonostante queste funzioni comuni, si tratta di due farmaci differenti e che quindi vanno usati in modo diverso, a seconda del tipo di disturbo. Ecco quali sono le differenze. Quelle che seguono non sono indicazioni di carattere medico ma solo delle informazioni generali sulle funzioni dei due farmaci. Per ogni dubbio rivolgetevi sempre al vostro medico
Il paracetamolo, o acetaminofene, è un farmaco della classe degli analgesici-antipiretici ed è usato sopattutto per abbassare la febbre. Il paracetamolo, infatti, è il principio attivo della Tachipirina, molto utilizzata contro la febbre, soprttutto nei bambini, e che ora viene consigliata in caso di effetti collaterali, come febbre e dolori, dopo il vaccino anti-Covid.
Questo farmaco agisce rapidamente è consigliato perché non causa disturbi gastrointestonali e dunque può essere assunto anche a stomac vuoto. È un farmaco sicuro e per questo motivo può essere utilizzato anche nelle donne in gravidanza e nei bambini piccoli.
Il paracetamolo, tuttavia, non è un antinfiammatorio dunque non è efficace contro le infiammazioni o i dolori di natura infiammatoria. Il suo uso, dunque, è consgliato contro i dolori causati dagli stati febbrili e dall’influenza, contro i disturbi del raffreddore quando sono particolarmente intensi e contro i dolori non troppo forti.
Nell’assunzione di paracetamolo bisogna prestare molta attezione al dosaggio, che negli adulti normalmente è di 500-1000 mg di medicinale, 3-4 volte al giorno, con intervalli di 4 ore fra una dose e l’altra. Troppo paracetamolo è dannoso per il fegato. Inoltre non va mai asssolutamente assunto insieme all’alcol.
Al contrario del paracetamolo, l’ibuprofene è un antinfiammatorio. Appartiene alla categoria dei FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei. Anch’esso agisce contro la febbre e i dolori, in particolare quelli di natura infiammatoria. Pertanto è il farmaco più utilizzato e quello più indicato in caso di mal di testa, mal di testa, nevralgie e dolori mestruali. Viene assunto anche per alleviare i dolori di artrire e artrosi.
Anche l’ibuprofene, come il paracetamolo, agisce velocemente. Comincia a fare effetto dopo circa una mezz’ora dall’assunzione. A differenza del paracetamolo, tuttavia, non va mai assunto a stomaco vuoto perché può dare disturbi gastrici. È sconsigliato in caso di insufficienza renale o epatica, nei soggetti che soffrono di malattie respiratorie come l’asma e nelle donne in gravidanza. Inoltre, non va mai assunto da chi soffre di patologie gastrointestinali. In questo caso, se necessario, sarà il medico a prescrivere l’ibuprofene.
Quando di assume ibuprofene non si deve superare a dose massima di 1200 mg al giorno.
Infine, è consigliabile non assumere paracetamolo e ibuprofene in contemporanea e nemmeno in alternanza. Questi due farmaci vanno assunti insieme solo su prescrizione medica.
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