Frequentare l’università, fortunatamente, non è più un lusso per pochi: ecco quanto costa l’università pubblica in Italia per uno studente.
Investire denaro nell’istruzione è sempre un’ottima scommessa: molti ragazzi, tuttavia, si ritrovano a dover scegliere se continuare gli studi o meno in base alla propria disponibilità economica. Studiare, infatti, comporta diverse spese che vanno oltre quelle per la retta: i libri di testo e i trasporti, ad esempio.
Senza contare le borse di studio e gli aiuti che vengono impartiti dalle diverse Regioni, quanto costa ad uno studente italiano frequentare l’università pubblica?
Università in Italia: quanto costa?
Decidere di continuare gli studi dopo il diploma di maturità è una scelta saggia e coraggiosa: in questo modo aumenteranno le probabilità di trovare un lavoro ben remunerato e che si avvicini a quello dei sogni.
In ogni caso, è il criterio economico, spesso, il primo ad essere considerato al momento dell’immatricolazione ad uno dei corsi di laurea.
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I costi in Italia, infatti, si dividono in due categorie (tralasciando gli extra):
- Tassa Regionale
- Tassa Universitaria
La tassa regionale
La tassa regionale deve essere obbligatoriamente pagata, qualunque sia il reddito ISEE dichiarato. Tuttavia, questa spesa può essere rimborsata e non è uguale per tutti ma varia proprio in base al reddito.
In Campania, ad esempio, ci sono vari scaglioni: l’ammontare della cifra che dovrà essere pagata varia in base alla fascia di reddito nella quale si rientra. Ad esempio, un reddito sotto una certa soglia pagherà una tassa regionale minima di 120€ più marca da bollo di 16€, al di sopra i costi aumenteranno fino ad arrivare a 170€.
La tassa universitaria
L’ammontare delle tasse universitarie cambia, invece, di ateneo in ateneo. In genere, l’università pubblica cerca di agevolare lo studente con l’istituzione di vari bonus e aiuti. Da anni, ormai, è stata istituita una no tax area nella maggior parte degli atenei.
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La no tax area permette agli studenti il cui ISEE sia al di sotto di una certa soglia di esentarsi dal pagamento della tassa universitaria: l’unico pagamento a carico dello studente rimarrebbe la sola tassa regionale.
Ad ogni modo, tali agevolazioni sono presenti anche per chi supera la soglia di reddito minima: in questo caso ogni università ha la propria formula di calcolo che detrae una certa cifra ad ogni fascia.