La differenza tra marmellata, confettura e composta è negli ingredienti che si usano per prepararle. Impariamo quali sono.
Marmellata, confettura e composta non sono la stessa cosa anche se vedendole ci sembrano uguali. Invece ci sono delle caratteristiche ben precise che le distinguono le une dalle altre. I prodotti sono diversi secondo le leggi che vengono imposte ai produttori.
Vediamo in cosa si differenziano e quali caratteristiche hanno.
Marmellata, confettura e composta: la differenza tra le tre
Diciamo la verità, ci confondiamo un poco tutti quando dobbiamo distinguere tra marmellata, confettura e composto. Di solito chiamiamo tutto marmellata, ma ci sono delle differenze ben precise, ecco quali sono.
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Marmellata
Secondo la direttiva europea del 1979, la marmellata è un prodotto che si ottiene dopo la cottura di zucchero con agrumi (limone, arancia, mandarino, pompelmo…). Inoltre la percentuale di frutta deve essere di almeno il 20%, di cui di cui una porzione maggiore o uguale al 7,5% deve provenire dall’endocarpo del frutto. Ha una consistenza cremosa ed omogenea.
Confettura
Se invece parliamo di confettura stiamo indicando un prodotto ottenuto dall’unione sempre dello zucchero con la polpa o la purea di un frutto. La percentuale minima di frutta è del 35% ed a differenza della marmellata la confettura può avere dei pezzi di frutta al suo interno. Se la marmellata è solo di agrumi, la confettura può essere di agrumi e di qualsiasi altro frutto. C’è poi una variante, quella extra dove aumenta la % di frutta che arriva al 45%.
Composta
Per la composta non c’è una legislazione precisa, ma di solito il contenuto di frutta supera i 2/3 del totale. Si possono ottenere delle composte anche di verdure ed ortaggi.
In conclusione la marmellata è solo di agrumi ed ha una % di zuccheri elevata, la confettura di tutti i frutti ed infine la composta più frutta e meno zuccheri rispetto alle altre due. Quindi tra le tre la migliore è la composta.