Famiglia

Alimentazione: se tuo figlio rifiuta il cibo, non ti preoccupare

Se tuo figlio rifiuta il cibo e non vuole mangiare, non ti preccupare: nei primi tre anni di vita è normale! Ecco qualche tecnica che le mamme possono utilizzare.

Tutte le mamme nei primissimi anni di vita dei loro figli sono preoccupate dai più svariati ritmi alimentari e dalle loro prime abitudini. E’ molto comune, infatti, che nei primi tre anni di vita i bimbi rifiutino il cibo e non vogliano mangiare o che lo facciano con molta riluttanza.

Le prime difficoltà si riscontrano nei primi tempi dello svezzamento quando, per la prima volta, il piccolo approccia con la novità di sapori diversi e insoliti: è davvero difficile fargli finire il piatto!

Ma non vi preoccupate: ci sono dei trucchetti con i quali potrete fargli cambiare idea! Scopriamo insieme quali sono.

Tuo figlio rifiuta il cibo? Ecco qualche trucchetto per fargli cambiare idea

Secondo gli esperti, il riufuto del cibo è una fase normale nella crescita del bambino: nei primi tre anni di vita il piccolo comincia a percepire sè stesso e a manifestare l’opposizione. Manifestare opposizione, dunque, non è altro che un segnale positivo della sua crescita.


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Ci sono, però, dei trucchetti e delle accortenze che si possono utilizzare per insegnare al piccolo ad accettare il pasto con meno riluttanza e con più serenità. L’ora della pappa non sarà più un incubo!

Riprovateci ancora un’altra volta

Se vostro figlio rifiuta la pappa non pressatelo e non insistete: i nuovi alimenti e le diverse varietà non sempre sono ben accettati di buon grado. Accettate all’inizio il rifiuto del nuovo gusto della sua pappa, ma poi con calma riprovateci.


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Riproponetela, ad esempio, nei pasti successivi o nei giorni a seguire: prima o poi lo proverà e lo accetterà di buon grado.

Lasciatelo pasticciare

Nel periodo dello svezzamento è importante non forzare il bambino e lasciarlo pasticciare e portare alla bocca il cibo da sè, anche nel modo sbagliato. In questa fase è importante provare a dargli di tutto perchè potrebbe anche accettare la novità di buon grado.

Ancora più importante, però, è lasciarlo giocare e pasticciare con le manine: lasciatelo toccare il cibo e sperimentare.

Simona

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