Per alcune persone gli anticoagulanti sono dei veri e propri farmaci salvavita: ecco perchè è così importante assumerli.
Nel contrastare alcune patologie e alcune condizione genetiche sfavorevoli, l’assunzione di anticoagulanti può essere davvero fondamentale. Questi farmaci sono dei veri e propri salvavita e svogono un’azione fluidificante del sangue e antiaggregante: prevengono, cioè, la formazione di coaguli venosi che possano interferire con il norale ciclo del sangue.
Questa azione è svolta da farmaci insospettabili quali, ad esempio, l’aspirina: ecco perchè sono così importanti e in quali patologie possono fare la differenza.
Ci sono delle patologie o delle condizioni particolari genetiche per cui l’assunzione di farmaci anticoagulanti si rende necessaria. Prevenire i coaguli, infatti, può mettere in salvo la vita di moltissime persone a rischio.
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Per prevenire la formazione di trombi in generale e la più grave trombosi venosa profonda, la somministrazione di questi farmaci deve essere continua e ininterrotta: solo così potranno essere veramente efficaci.
Ma non c’è solo la trombosi: ecco altri esempi.
L’emostasi è un processo mediante il quale avviene la cessazione della fuoriuscita di sangue a seguito di una ferita o di una lacerazione. In corrispondenza del taglio, infatti, le piastrine contenute nel sangue si aggregano in modo da formare un tappo emostatico primario.
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Successivamente, avverrà la coagulazione che chiuderà la ferita e l’attivazione di un processo di fibrinolisi che riporterà la normale fluidità del sangue.
Appare chiarissimo, dunque, che questi farmaci andranno a bloccare questo processo: dunque, attenzione a non ferirsi perchè la fuoriuscita di sangue potrebbe non arrestarsi e risultare pericolosa per la salute.
Arriviamo, dunque, allo scopo principale di questi farmaci: ossia la prevenzione di trombi all’interno del sistema venoso. Tali trombi non sono altro che coaguli, ossia aggregati solidi, formati da piastrine, fibrina e globuli rossi: la loro consistenza può occludere un vaso sanguigno causando problemi anche gravi.
E’importante, per i soggetti a rischio, seguire un’apposita terapia che porterà alla fluidificazione del sangue. Questa patologia, infatti, se non trattata tempestivamente può portare anche alla necrosi, ossia alla morte dell’arto interessato.
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