Vari enti stanno valutando se il vaccino prodotto da AstraZeneca possa avere effetti negativi e rischi per le donne.
La pandemia di Covid-19 non ha dato all’Italia un attimo di pace. Per evitare un nuovo lock-down, abbassare i positivi e il rischio di trasmissione è diventato fondamentale effettuare uno dei vari vaccini disponibili. Al momento esistono quattro diversi vaccini che puntano tutti allo stesso risultato: cercare di difendersi dal Covid.
Purtroppo gli effetti indesiderati, le controindicazioni e le fasce d’età più suscettibili a un vaccino piuttosto che a un altro si stanno scoprendo solo nell’ultimo periodo. Infatti due diversi enti hanno condotto degli studi sui dati accumulati fino ad adesso per poter determinare se il noto vaccino AstraZeneca possa essere un pericolo per le donne.
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Il vaccino AstraZeneca è più rischioso per le donne?
Grazie ai dati ottenuti dal grande numero di vaccinati, è stato possibile fare una statistica generale sugli effetti indesiderati, sia rari che comuni, che il vaccino può portare. È fondamentale infatti, richiedere immediatamente assistenza medica specificando di essere stati vaccinati, se dopo aver effettuato la vaccinazione, compaiono questi sintomi:
- Dolore a petto e/o stomaco,
- Sensazione di freddo a un braccio o una gamba
- Pesante mal di testa,
- Presenza di vari lividi, macchie o vesciche sotto pelle,
- Visione offuscata,
- Gonfiore
- Affanno
- Sanguinamento ininterrotto
Inoltre sono stati dichiarati dei casi molto rari, in cui le donne che hanno ricevuto il vaccino, abbiano sviluppato dei coaguli di sangue. Questi eventi tromboembolici sono molto pericolosi e sono stati riscontrati in giovani donne sotto i 55 anni d’età. La Francia infatti ha preso la faccenda molto sul serio, negando il vaccino a chi ha un’età inferiore ai 55 anni. L’Ema ha dichiarato che il vaccino non è correlato a un rischio di trombosi ma che può essere associato a rarissimi casi di coaguli in persone con un basso livello di piastrine nel sangue.
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Cosa ne pensano Ema e Aifa?
L’Ema ha recentemente dichiarato che le persone sottoposte ad un vaccino, devono essere a conoscenza dei vari rischi correlati. Quindi alla luce di questi casi di trombosi in soggetti con livelli bassi di piastrine nel sangue, i pazienti che presentano questo disturbo devono contattare subito il medico e informare gli operatori sanitari. Inoltre ha preso vari provvedimenti, tra cui aggiornare le informazioni sul prodotto aggiungendo questi rischi.
Il direttore dell’Aifa invece ha dichiarato che non bisognerà dare avvertenze speciali per i pazienti predisposti a coaguli, né a donne in gravidanza o che stanno assumendo pillole anti-concezionali. Secondo il direttore, i rischi di trombosi per chi assume queste pillole sono più alti di quelli derivati dall’assunzione del vaccino, eppure sono molto usate nel mondo. Quindi rassicura tutti dicendo di stare tranquilli e che se si presentano degli effetti collaterali, bisogna prontamente avvertire il medico.