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Champagne, il mistero che nessuno conosce ancora

Lo champagne nacqua nell’agosto 1693 per errore di un monaco: ecco quale è il mistero che nessuno conosce ancora.

Nel ‘600 il monaco Dom Pierre Pérignon nella sua abbazia mise a punto una nuova tecnica di vinificazione: il cosiddetto metodo champenoise. Grazie all’invezione del monaco, infatti, questo famoso vino è dotato di spuma e bollicine.


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Ci sono, tuttavia, numerose versioni che circolano in merito a questa storia che è ancora contornata da un fitto alone di leggenda e di mistero. Ecco il mistero che circonda lo champagne, un segreto che ancora nessuno conosce. 

Il mistero dello champagne, un segreto che nessuno conosce ancora

Ci sono numerose versioni della storia che contorna la nascita di questo pregiatissimo vino famoso in tutto il mondo. Si narra, infatti, che il monaco nonostante fosse astemio voleva impegnarsi nella creazione del vino più buono del mondo.


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Dopo tantissime prove, finalmente nell’agosto del 1693, ci riuscì e nacqua lo champagne: un vino destinato ad essere conosciuto, apprezzato e importato in tutto il mondo. Si dice, addirittura che dopo averlo inventato esclamò ai suoi fratelli: “Venite subito, sto bevendo le stelle!“.

Secondo un’altra versione, invece, l’idea che ebbe Dom Pierre Pérignon fu quella si far colare della cera d’api all’interno del collo delle bottiglie per assicurare al liquido una buona chiusura ermetica. Dopo qualche settimana, a causa della pressione le bottiglie esplodevano emettendo quel vino tanto gustoso e pregiato.

Il mistero dell’errore

Un’ultima leggenda narra la storia di un errore: non ci sarebbe nessun progetto particolare di vinificazione dietro questa creazione.

Secondo questa versione, infatti, lo champagne sarebbe un frutto nato per caso, un errore nella vinificazione di alcuni vini bianchi. Tale errore avrebbe causato lo scoppio delle bottiglie conservate nella cantina dell’abbazia e, scendo giù a controllare, il monaco scoprì la famosa “presa di spuma”.

Simona

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